Con l’avvio della linea produttiva del primo stabilimento di Ponte Sant’Antonio, si inaugura a Penne, in Abruzzo, il progetto imprenditoriale del re del cachemire, Brunello Cucinelli
Una scommessa per il futuro che rilancerà il settore dell’alta sartoria artigianale, reduce da anni di forte crisi. L’imprenditore umbro è atteso in città il 22 novembre per presentare la sua linea produttiva in Abruzzo.
Dagli anni della crisi al rilancio del settore tessile con quello che già si annuncia come “l’effetto Cucinelli” che a Penne, dopo l’arrivo del re del cachemire, potrebbe fungere da attrattiva per altri grandi marchi della moda.
Oggi a Penne è, infatti, il giorno di un nuovo inizio: quello della produzione dello stabilimento di Brunello Cucinelli. Nel suo primo opificio della zona Ponte di Sant’Antonio, l’imprenditore umbro ha avviato la produzione di capispalla, impiegando inizialmente tra le 70 e le 100 maestranze, che saliranno a circa 350 quando entrerà in funzione anche il secondo sito produttivo di circa 5 mila metri quadrati, al quale si affiancherà un terzo capannone da 3 mila metri quadri, destinato alla mensa aziendale. Il completamento dei lavori è previsto per il 1° gennaio 2025, così come stabilito dal cronoprogramma.
L’arrivo in Abruzzo di Brunello Cucinelli è stato anche al centro della trasmissione “31 minuti” del giornalista del quotidiano Il Centro Pietro Lambertini con regia di Antonio D’Ottavio, andata in onda su Rete8 lo scorso giovedì 9 novembre e consultabile sul canale di Rete8 tube https://youtu.be/AU7Y_SV7ttY?si=bbb1sgOdIaoOGQDl .
Per avviare la produzione di Cucinelli a Penne è stato ammodernato un capannone all’intersezione della statale 81, al bivio con Montebello di Bertona, e ultimata la rotonda sulla stessa statale che permetterà di agevolare l’ingresso in fabbrica ai mezzi di trasporto.
L’investimento abruzzese del re del cachemire si aggira sui 2 milioni di euro e consentirà di dare lavoro a 350 persone nel polo vestino, che inizialmente si occuperà della produzione sartoriale di capispalla e giacche su misura, ma l’imprenditore umbro non esclude di ampliare la produzione del sito di Penne, avvantaggiandosi anche dell’inserimento del comune vestino nell’area della Zes, la zona economica speciale che partirà dal 1° gennaio 2024 e consentirà agli investitori di avvalersi di importanti sgravi fiscali.
Intanto il capoluogo vestino si prepara ad accogliere in città Brunello Cucinelli che il 22 novembre a Penne presenterà la sua linea produttiva: una scommessa per il futuro, che permetterà all’intera area vestina di puntare su progetti ambiziosi come un università della moda, così come annunciato dal sindaco di Penne Gilberto Petrucci al microfono di Pietro Lambertini, in grado di consentire quel ricambio generazionale necessario per dare continuità al settore della moda e per tenere alto il vessillo di Penne città della sartoria artigianale, per la valenza degli abiti cuciti dalle preziose mani dei sarti pennesi, internazionalmente riconosciuti insieme alla scuola fiorentina e a quella napoletana dell’alta sartoria italiana.