A patire di più il caldo sono soprattutto i soggetti fragili come gli anziani, ai quali è necessario prestare maggiore attenzione, come spiega al Tg8 anche la dottoressa Rosa Scurti, direttrice dell’unità operativa complessa di Geriatria della Asl di Pescara, all’interno dell’ospedale Santo Spirito
Crampi, edema con ritenzione di liquidi negli arti inferiori, ma anche malessere e spossatezza, svenimento e colpo di calore che nei soggetti più fragili possono arrivare a danneggiare perfino gli organi interni, se non si riesce a ripristinare una normale attività di termoregolazione: sono questi alcuni dei sintomi più frequenti dell’esposizione al caldo intenso in arrivo, con picchi di temperature che potrebbero far rimpiangere le perturbazioni dei giorni scorsi. A patirne di più saranno soprattutto i soggetti fragili come gli anziani, ai quali è necessario prestare maggiore attenzione, come spiega anche la dottoressa Rosa Scurti, direttrice dell’unità operativa complessa di Geriatria della Asl di Pescara, all’interno dell’ospedale Santo Spirito.
«Gli anziani per loro fisiologia sudano meno, quindi può accadere che il colpo di calore si manifesti anche con sintomi legati a una maggiore sonnolenza e a una minore vigilanza, perciò bisogna prestare ancor più attenzione agli anziani che mostrano segni di difficoltà. Idratarsi è fondamentale, unitamente a un’alimentazione che prediliga cibi leggeri come frutta fresca.
In questo momento il nostro reparto non presenta criticità, ma ci prepareremo alle ondate di caldo in arrivo, prediligendo dimissioni protette, dove possibile, tenendo presente che i ricoveri per gli anziani possono rappresentare rischi ulteriori legati ad altre infezioni. Per questo la presa in carico del paziente nell’ambito di una sanità di prossimità territoriale resta comunque uno dei percorsi da prediligere.»