Ieri il consiglio comunale ha approvato la proroga al 31 ottobre 2023 dell’utilizzo dei cosiddetti parklet, cioè la possibilità degli esercenti di occupare con sedie e tavolini fino a un massimo di due posti auto
La novità riguarda la perimetrazione di questi spazi, che dovrà essere uniforme: pannelli in vetro montati su strutture di acciaio. Bar e ristoranti hanno 120 giorni di tempo per mettersi in regola, nel caso in cui intendano usufruirne. Le associazioni di categoria sostanzialmente dicono di sì ai parklet, ma non tutte approvano la tempistica. Per Confesercenti, ad esempio, 4 mesi sono troppo pochi; anche Confartigianato è più o meno sulla stessa linea. Ok incondizionato, invece, dalla Confcommercio.
Al Tg8 le voci di categoria e non solo.
I parklet sono aree pubbliche attrezzate ricavate dallo spazio liberato dal posteggio di una o più automobili. Vengono considerati infatti come un’estensione del marciapiede. Si tratta di luoghi d’incontro, dove fermarsi per bere un caffè, mangiare un panino in pausa pranzo o semplicemente per rilassarsi dal caos cittadino.I primi parklet nascono a San Francisco nel 2010, dopo essersi ispirati alle varie iniziative di Park(ing) Day.
Questi “parchi in miniatura”, così può essere tradotto il termine inglese, stanno riscontrando un grande successo in numerose città di tutto il mondo, da New York a Londra, passando per il caso più recente di Berna, in Svizzera. Quello che più si avvicina all’idea dei parklet sono i dehors, strutture con tavolini e ombrelloni tipicamente legate alla proprietà di esercizi di ristorazione a uso privato, mentre i parklet mantengono a tutti gli effetti la propria caratteristica di luogo pubblico.