Premi Flaiano: Verdone premiato tra ricordi personali e la gioia del riconoscimento

Un ricordo di Edoardo Tiboni in apertura della cinquantesima edizione dei Premi Internazionali Flaiano di Narrativa, e la ventiduesima edizione dei Flaiano di Italianistica: ieri all’Aurum di Pescara e in diretta su Rete8. Tra i protagonisti della serata finale Carlo Verdone al quale è andato il Premio Flaiano Speciale di Narrativa per il suo libro “La carezza della memoria”

L’artista aveva partecipato in collegamento video alla serata, ospitata lo scorso anno al Teatro D’Annunzio, a causa di un problema di salute che gli aveva impedito di essere presente alla premiazione. Dal legame con il padre, Mario, ai preziosi momenti condivisi con i figli, dai viaggi alla scoperta del mondo alle trasferte di lavoro, passando per le amicizie e un delicato amore di gioventù. Verdone ha incontrato Flaiano, alla domanda “Che ricordo ne ha?” risponde così:  «Ero giovane, molto giovane. Eravamo sulla spiaggia dell’Hotel Excelsior, a Venezia. C’erano mio padre, il direttore dell’Editalia Lidio Bozzini, un altro intellettuale di cui non ricordo il nome ed Ennio Flaiano. Ricordo che ridevano tutti molto, io ascoltavo e non ascoltavo. A quei tempi non è che avessi una gran cultura per capire l’importanza di Ennio Flaiano, però mi sembrava un uomo che faceva ridere tutti. Quando sono diventato più grande, ho letto i suoi libri, i suoi diari, e ho scoperto un uomo estremamente intelligente”.

Il Premio Internazionale Flaiano Speciale di Narrativa alla Carriera è andato alla scrittrice ungherese Edith Bruck, sopravvissuta all’Olocausto, «per essere stata la testimonianza nel mondo, attraverso la sua opera, che il male debba essere vinto per non accecare più il genere umano e per aver saputo trasmettere un insegnamento così importante, privo di odio, a tutte le generazioni, a cominciare dai giovani». In collegamento video, la Bruck ha ricordato Ennio Flaiano, «un uomo assolutamente necessario».
Dopo la consegna virtuale, da parte del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, del Pegaso d’oro a Edith Bruck, il pubblico dell’Aurum ha accolto Carlo Verdone.

I Premi di Italianistica intitolati a Luca Attanasio, edizione 22, sono andati a Hannimari Heino per Anatomiota, raccolta di poesie di Antonella Anedda tradotte in finlandese e a Raffaele Ruggiero per La cuisinière de Galilée, una nuova biografia di Galileo Galilei, redatta in francese.
Il terzo premio di Italianistica a Elsa Filosa per il suo studio su Giovanni Boccaccio, Boccaccio’s Florence, è stato consegnato da Zakia Seddiki, moglie di Luca Attanasio, accompagnata
dalle sue figlie: un gradito ritorno ai Premi Flaiano. Il Premio Flaiano speciale di Narrativa è andato allo scrittore e critico teatrale Franco Cordelli per il libro Tao48.

Dopo la premiazione della sezione Over 35, è stato proiettato un video in ricordo di Ada D’Adamo, premio speciale Flaiano per il suo romanzo Come d’aria. Ha ritirato il premio il marito Alfredo
Favi, con la direttrice editoriale di Elliot Edizioni, Loretta Santini. Premio consegnato da Romina Remigio, che ha moderato l’incontro di presentazione del libro di Ada D’Adamo al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Il premio per la sezione Under 35, invece, è andato a Beatrice Salvioni, che ha vinto con il libro La malnata.

Questa sera si aprirà la cinquantesima edizione del Flaiano Film Festival al Teatro D’Annunzio di Pescara. A inaugurarla sarà, alle 20, Elio Germano, premiato per il film Il Signore delle formiche, di Gianni Amelio, di cui l’attore è protagonista insieme a Luigi Lo Cascio. Alle 22.45, la proiezione di Lo sceicco bianco di Federico Fellini.
E il 2 luglio, la serata finale al teatro D’Annunzio, a Pescara: la premiazione di Cinema, Teatro, Televisione e Giornalismo con la parata di star.