Con 220 voti per il romanzo Borgo sud, edito da Bompiani, Donatella Di Pietrantonio entra nella cinquina dei finalisti della 75^ edizione del Premio Strega, anticipata da Emanuele Trevi con 256 preferenze per Due vite, edito da Neri Pozza, ed Edith Bruck con 221 voti assegnati a Il pane perduto, edito da La Nave di Teseo, e seguita da Giulia Caminito, 215 voti con L’acqua del lago non è mai dolce di Bompiani, e Andrea Bajani, 203 preferenze a Il libro delle case pubblicato da Feltrinelli.
La proclamazione della cinquina è avvenuta ieri sera, giovedì 10 giugno, con la cornice del Teatro Romano di Benevento, nel corso di una diretta streaming su Rai Play condotta da Gigi Marzullo.
Con “Borgo sud”, edito da Einaudi, la scrittrice abruzzese, originaria di Arsita che a Penne vive e lavora da odontoiatra pediatrica, dà vita e voce ad Adriana e l’Arminuta, le due sorelle protagoniste del libro vincitore del Campiello nel 2017: da bambine complici e insofferenti si ritrovano donne cariche di slanci e delusioni, in un’opera intima e intensa che torna a far parlare dell’Abruzzo e di quella genuinità dei territori e dei borghi in cui la narrazione diventa autentica e potente.
La storia narrata da Donatella Di Pietrantonio vuole insegnare «le conseguenze del disamore: se non hai conosciuto, appreso la lingua dell’affetto in famiglia, quella lingua diventa più ostica da adulti», dichiara la scrittrice, che al tg8 racconta l’esperienza della cerimonia in cui sono stati annunciati i cinque romanzi finalisti della 75^ edizione del premio Strega, il cui vincitore sarà annunciato l’8 luglio.