L’italiana Anna Grassellino, del Fermilab, è la vincitrice del premio Breakthrough per la Fisica, uno degli Oscar della Scienza, considerati fra i riconoscimenti scientifici più ambiti a livello internazionale, considerato quasi al pari del Nobel. Nata in Sicilia, a Marsala, Grassellino ha studiato ingegneria elettronica all’Università di Pisa. Ha iniziato la sua carriera all’Infn l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Ideato dalla Breakthrough Prize Foundation, i cui fondatori sono i magnati Sergey Brin, Priscilla Chan, Mark Zuckerberg, Anne Wojcicki, Yuri e Julia Milner, il premio è diviso fra cinque categorie, ognuna delle quali si aggiudica tre milioni. Fra i vincitori ci sono anche ai ricercatori Demis Hassabis e John Jumper. che hanno utilizzato il sistema di intelligenza artificiale AlphaFold per studiare la struttura delle proteine,
e Charles H. Bennett, Gilles Brassard, David Deutsch e Peter Shor per le loro ricerche sull’informazione quantistica.
Grassellino è stata premiata per il contributo alle ricerche sugli acceleratori di particelle. “Dai più grandi acceleratori di particelle ai dispositivi quantistici, ho avuto l’opportunità di contribuire all’avanzamento di tecnologie che apriranno nuovi orizzonti scientifici”, dice Grassellino, che ringrazia il suo gruppo di lavoro del Centro sui materiali quantistici superconduttori (Sqms, Superconducting Quantum Materials and Systems) del Fermilab, il Dipartimento per l’Energia degli Stati Uniti (Doe), “che mi ha consentito di lavorare alla frontiera della scienza” e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), dove ha iniziato la sua carriera scientifica.
“Congratulazioni ad Anna per questo nuovo importante riconoscimento al suo merito scientifico e manageriale, e al suo lavoro alle frontiere della ricerca scientifica e tecnologica”, commenta il presidente dell’Infn, Antonio Zoccoli. “Il contributo che Anna ha portato al campo della fisica degli acceleratori prima, e che sta portando ora al settore del calcolo quantistico, infatti, può aprire a nuovi scenari sia nella ricerca in fisica fondamentale, sia in ambiti applicativi di interesse e potenziale grande impatto per la società”, osserva Zoccoli.