Oltre al dramma umanitario, la guerra in Ucraina sta portando ripercussioni anche dal punto di vista commerciale ed economico. Tra le conseguenze il vertiginoso incremento del prezzo delle materie prime, con immediate ricadute anche sul territorio teramano
Ad esempio per le aziende che, nel settore metalmeccanico e metallurgico, iniziano ad andare in affanno. Un situazione che per sindacati potrebbe portare a stretto giro ad una nuova ondata di cassa integrazione.
Marco Boccanera Segretario Provinciale Fim Cisl: “Abbiamo già registrato la prima firma di cassa integrazione collegata allo scoppio del conflitto. Il settore metallurgico teramano è in allarme: se è vero che le commesse non mancano, è altrettanto vero che chi vende le materie prime garantisce consegne a due o tre mesi, e questo già è un problema, e lo fa inoltre senza fornire il prezzo definitivo che la materia avrà in quel momento: così l’azienda si trova disorientata e impossibilitata a stabilire il prezzo di vendita al cliente del prodotto finito. Il rischio di rimetterci è altissimo. Con l’alluminio sta accadendo proprio questo.”