E’ arrivato a Pescara, a bordo di due pullman, un gruppo di profughi dall’Ucraina. Si tratta di sedici persone, tra cui donne e bambini, che sono state accompagnate prima a palazzo Fuksas per essere visitate e rifocillate e poi in un albergo dove saranno ospitate
“Penseremo ai bambini, per alleviare il più possibile il loro dolore per la maledetta guerra e per il distacco dalla loro casa, dai loro affetti, dai loro amici. Pescara è la città dell’accoglienza”, dice il sindaco di Pescara, Carlo Masci.
Altri ucraini sono arrivati nel capoluogo adriatico, dove hanno raggiunto amici e parenti. Coinvolte nei diversi passaggi dell’accoglienza le associazioni di volontariato e di Protezione civile, che si occupano di fornire assistenza ai profughi. Ieri, nel corso di una riunione in Prefettura, era stato fatto un primo punto della situazione sulle misure per l’accoglienza e la sistemazione dei profughi in arrivo.
Anche la protezione civile regionale, in allerta per l’emergenza Ucraina, è pronta per accogliere le persone che arriveranno. “Non c’è ancora contezza dei numeri perché in tanti stanno fuggendo in modo autonomo ma intanto l’Interporto di Avezzano è a disposizione come base”. Così Mauro Casinghini direttore agenzia regionale Protezione civile.
Al Comune Pescara allestito il COC; all’hotel Holiday già ieri pomeriggio sistemati alcuni profughi mentre. Continua in città la raccolta di generi di prima necessità e medicinali.
E poi le storie come quella di Valerio che vive in Abruzzo ma è andato a prendere i figli e la moglie per salvarli dalle bombe: 30 ore di viaggio per scappare dalla guerra. La suocera Diana ha due fratelli al fronte ma non ne ha più notizie. Tanta angoscia sui loro volti e nelle parole con le quali ci raccontano cosa stanno vivendo.
( Valerio e la sua famiglia)
Alle 12 la solidarietà al popolo ucraino del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Chieti-Pescara: studenti, docenti e personale tecnico amministrativo nel piazzale del Polo Pindaro in un momento di raccoglimento.
Iniziative dell’UDC a Pescara e del M5Stelle in Consiglio Regionale: al via una raccolta di generi di prima necessità per la popolazione ucraina. E, intanto, è tutto pronto per accogliere i primi profughi riusciti a mettersi in fuga.
Pignoli si sta occupando anche dell’arrivo dei primi profughi sbrigando tutte le pratiche burocratiche. Sempre in mattinata, Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, ha annunciato una raccolta di viveri con un turn over giornaliero grazie anche ai cittadini ucraini che vivono in Italia: sempre da oggi, i cittadini possono recarsi in piazza Unione per fare un piccolo grande gesto di solidarietà. Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo si è impegnato in prima linea per dare assistenza anche a coloro che vivono in Italia e che hanno lasciato i propri cari lì. Impossibile trattenere le lacrime al pensiero che parenti e amici siano rimasti nei territori colpiti dalle bombe. I cittadini ucraini ci tengono, tuttavia, a precisare che non sono nemici dei Russi ma di Putin, perché, dicono, non sono i Russi che vogliono il conflitto ma solo ed esclusivamente Putin e i suoi oligarchi. C’è chi ci ha riferito che Russi presenti in Abruzzo si stanno dando tanto da fare per aiutare i propri “fratelli” ucraini.
Continuano ad arrivare i profughi anche in Abruzzo, per lo più sono parenti che si ricongiungo. Il cuore degli Abruzzesi è grande e anche la politica, in questi casi, ha messo da parte i propri colori per un’unica bandiera che parla di pace e solidarietà.