Un esposto alla Procura della Repubblica di Chieti, a firma dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA, per il cinghiale ucciso nei giorni scorsi a Vasto: poteva essere semplicemente sedato e portato altrove?
Che sia un’emergenza è ormai cosa nota, che una associazione animalista arrivi a farne oggetto di esposto alla Procura della Repubblica forse non è poi così rituale. Eppure è accaduto, a Vasto.
“Secondo la ricostruzione dei fatti l’altra mattina un cinghiale si aggirava tra i bidoni della spazzatura nelle vicinanze di alcuni palazzi, i cittadini allarmati hanno chiamato i guardia caccia che hanno trovato il cinghiale appisolato: l’ungulato poi svegliatosi si è allontanato verso un quartiere vicino e qui è stato abbattuto dopo qualche ora. Nel suo esposto gli animalisti chiedono alla procura di verificare come mai il cinghiale non sia stato sedato e poi trasportato in sicurezza in altro luogo e rimesso in libertà ma invece si è preferito adottare questa soluzione. Pare quasi che si siano volute creare i presupposti per la sua uccisione” scrivono in una nota gli animalisti di AIDAA.