A partire da oggi, giovedì 5 gennaio, fino al 5 marzo, tornano i saldi anche in Abruzzo.
Prezzi scontati nei negozi abruzzesi e delle altre regioni italiane fino al prossimo 5 marzo, quando i consumatori potranno approfittare di offerte e occasioni, acquistando capi di abbigliamento e non solo a costi più contenuti. I commercianti abruzzesi, invece, confidano nei prossimi tre mesi per provare a risollevare le sorti di un’annata difficile. Pochi giorni fa Confcommercio ha denunciato come nella regione circa 5 mila attività del settore siano state costrette a chiudere nel solo biennio 2015-2016. Non pochi commercianti, però, vorrebbero l’inizio dei saldi di fine stagione più tardi, magari all’inizio di febbraio. L’Unione dei Consumatori annuncia ribassi record per i saldi quest’anno, con una media del -23,5% nel settore dell’abbigliamento, ma con sconti che in alcune delle grandi catene di abbigliamento arriveranno ad oscillare tra il 30 e il 40%. Le associazioni dei consumatori invitano, però, a diffidare degli sconti troppo alti. L’associazione dei commercianti inoltre stima che i saldi invernali possano valere quasi 5 miliardi di euro di acquisti, per una spesa media di 337 euro per famiglia: il settore più interessato quello dell’abbigliamento.
Federconsumatori e Adusbef, infine, prevedono che solo il 39% delle famiglie farà acquisti, con una spesa media di 179.92 euro a famiglia. Un dato in aumento soltanto dello 0,3% rispetto allo scorso anno e con forti differenze tra Nord e Centro-Sud del Paese.
IL DECALOGO PER I CONSUMATORI
L’Associazione Contribuenti Italiani ha stilato un decalogo dei consigli rivolti ai consumatori per affrontare al meglio i saldi invernali:
1. Controllare sempre l’etichetta per verificare il luogo di fabbricazione del prodotto.
2. Non farsi ingannare dal marchio italiano che può nascondere una produzione straniera e di bassa qualità.
3. Acquistare solo originali: è meglio acquistare un prodotto cinese al prezzo cinese che un prodotto italiano fatto in Cina.
4. Evitare le spese folli o compulsive: puntare sulla qualità del prodotto, magari ‘made in Europe’.
5. Accertarsi che i prodotti esposti siano accompagnati da due prezzi: il prezzo non scontato, e quello scontato, accompagnato dalla percentuale di sconto applicata.
6. Richiedere sempre lo scontrino fiscale per conservarlo: i capi in saldi possono essere sostituiti.
7. Diffidare degli sconti troppo bassi, perché tenderanno ad aumentare con la fine dei saldi.
8. Preferire i mercatini rionali anziché i negozi di marca, che spesso vendono prodotti scadenti.
9. Privilegiare i pagamenti con carta di credito o bancomat per tracciare gli acquisti ed obbligare i commercianti ad emettere lo scontrino fiscale.
10. Denunciare sempre le scorrettezze commerciali o la mancata emissione dello scontrino fiscale avvalendosi del numero verde 117 o dello Sportello del Contribuente.
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