Tutto l’orgoglio e la gratitudine per personaggi di indiscusso valore, tutti provenienti da Penne, in una targa che questa mattina è stata loro consegnata dai consiglieri regionali, anche loro del capoluogo vestino, Verrecchia e D’Addazio.
Un Premio “Strega” e due Premi “Tenco”, quanta Grazia per un centro relativamente piccolo, ma con un grande fermento culturale come Penne. Nata ad Arsita, ma presto trapiantata a Penne, Donatella Di Pietrantonio, tra le migliori scrittrici nel panorama della Letteratura Contemporanea, fresca vincitrice del prestigioso Premio “strega” con il suo ultimo romanzo “L’Età Fragile”; Mimmo Locasciulli, nato a Penne 75 anni fa, medico di professione, ma cantautore per vocazione che alla musica italiana ha regalato grandi capolavori come “Intorno a 30 anni” e ha composto l’indimenticabile intro al pianoforte de “La Donna Cannone” di Francesco De Gregori. Di recente Premio “Tenco” alla carriera insieme a uno dei più genuini talenti della musica d’autore italiana, guarda caso anche lui di Penne, come Setak. Tutti e tre questa mattina nella Sala D’Ascanio del Palazzo del Consiglio Regionale in Piazza Unione per ricevere una targa che i consiglieri regionali, anche loro di Penne, Massimo Verrecchia e Leonardo D’Addazio, hanno voluto loro donare per testimoniare la gratitudine di un intero territorio. Come ha ricordato stamani la Di Pietrantonio, citando il celebre filosofo francese Blaise Pascal, il centro del mondo è ovunque, la circonferenza da nessuna parte, così Penne diventa il centro di un certo fermento culturale che fa mostra di sè in Italia e nel mondo:
“Io sono particolarmente felice di portare il mio territorio nel mondo, perché viviamo in un posto meraviglioso e quando si parla di sviluppo del turismo mi chiedo sempre se sia opportuno o se sia meglio continuare a preservare la bellezza dei nostri luoghi, magari prediligendo un turismo sostenbile piuttosto che di massa.”
Ci sono poi dei fili che legano i tre personaggi, la mamma di Locasciulli è stata l’insegnante che ha fatto nascere nella Di Pietrantonio l’amore per la letteratura e Locasciulli da anni collabora con Setak:
“Donatella ha questa grande capacità di leggerci dentro e di raccontare, come solo lei sa fare, quelle radici che ci rendono da sempre orgogliosi – dice Mimmo Locasciulli – Nicola (Setak) l’ho conosciuto non tanto tempo fa e mi sono innamorato della sua musica per il modo con il quale riesce a valorizzare il nostro dialetto.”
“Per me sono due grandi punti di riferimento – dichiara Setak – per quel modo di esprimere un certo pudore dei sentimenti che fa parte anche del mio modo di fare musica. Penne come la Berlino degli anni ’80, mi verrebbe da dire, in una sorta di congiunzione tra gli astri, quest’anno, ha fatto parlare di sè attraverso i Premi che ci hanno assegnato come lo “Strega” e il “Tenco”. Davvero una gran bella cosa.”