Dai Campi Flegrei a Castel di Sangro: prove di evacuazione

Esercitazione nazionale per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei e per testare le procedure di evacuazione in caso di emergenza legata al Vesuvio. A Castel di Sangro assegnata l’accoglienza dei cittadini di Monte di Procida

Il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che seguirà le operazioni da remoto, sta predisponendo varie misure, tra cui l’attivazione del Centro operativo comunale (Coc) e la simulazione delle aree di raccolta per la popolazione. Sono circa 6mila le persone che potrebbero essere ospitate in Abruzzo, all’interno di strutture ricettive, scuole e ospedali, con l’eventuale riapertura delle seconde case, i cui proprietari riceveranno un indennizzo. Le convenzioni per l’accoglienza si basano su modelli già utilizzati durante il sisma del 2016 e l’emergenza ucraina. Alcuni sfollati verranno trasferiti in Molise.

L’esercitazione mira a testare l’allontanamento assistito della popolazione dalle aree di attesa previste nei piani comunali di emergenza, verso le aree di incontro. Sarà inviato un messaggio tramite il sistema IT-alert per simulare un avviso di attività vulcanica e valutare l’efficacia del sistema di allerta. In caso di dichiarazione di “allarme”, tutta la popolazione della zona rossa dovrà essere evacuata, con un’operazione stimata in 72 ore, articolata in più fasi.

L’esercitazione rappresenta un passo decisivo nella gestione del rischio vulcanico e nella tutela della popolazione in caso di un evento reale.