Il presidente della Regione Marco Marsilio oggi, nel corso della conferenza stampa, in diretta su Facebook, ha annunciato che, alla luce della decisione del Ministero dell’Ambiente sulla bonifica della discarica dei veleni di Bussi, sarà a fianco del Comune che ha annunciato ricorsi e querele.
Il governatore, che ha iniziato la conferenza affrontando la situazione contagi da covid 19 in Abruzzo, rendendo noti i dati riferiti alla giornata di oggi, ha anche affrontato il tema riguardante la discarica dei veleni di Bussi sul Tirino.
Il presidente Marsilio ha detto” Abbiano avuto una brutta notizia da parte del Ministero dell’Ambiente che ha, purtroppo, deciso di annullare la gara per la bonifica delle discariche 2A e 2B di Bussi, dopo un’attesa durata anni perchè quei 50 milioni venissero utilizzati per bonificare quei siti e provvedere alla reindustrializzazione del territorio.
Ora arriva questa notizia che farà perdere altro tempo e che rischia di sottrarre fondi importanti per la Regione Abruzzo. Fondi che sono stati di fatto restituiti al Ministero dell’Economia nella presunzione che adesso Edison siccome ha perso la causa, farà la bonifica.
Ma Edison, abbiamo già sentore del fatto che presenterà progetti minimali non di bonifica integrale e di ripristino in sicurezza del sito, al massimo ci proporrà e tornerà a proporre come fatto in passato, una copertura, un tombamento dell’area che quindi rimarrà per sempre preclusa alla reindustrializzazione e al riutilizzo, diventerà una sorta di zona franca da recintare, da sottrarre all’uso sia pubblico che privato, sperando che magari l’opera di messa in sicurezza permanente lo sia per davvero e che tra qualche anno non ci si trovi invece a dover fare i conti con qualche ulteriore problema.
Io penso che la sicurezza vera del territorio sia quella di togliere i veleni da quel sito, di andarli a conferire nelle discariche autorizzate, con i trattamenti necessari a sterilizzarne la pericolosità, e non lasciarli marcire sotto qualche cappa di tombamento.
E soprattutto, dopo troppi anni che dura questa storia, crediamo che questo passo del gambero di ricominciare da capo e di ricominciare a fare questa trattativa con Edison, sia davvero un passo, non solo uno indietro, molto grave.
La Regione Abruzzo sarà a fianco del Comune di Bussi che ha annunciato ricorsi e querele su questo tema: abbiamo già parlato con il sindaco e con la comunità interessata e continueremo a portare avanti le legittime rivendicazioni del territorio per avere un territorio bonificato e sanificato. Purtroppo devo registrare che quando un anno, un anno e mezzo fa, il Ministro venne a Bussi accompagnato dagli esponenti del suo partito di riferimento, dicendo che presto presto presto sarebbe partita la bonifica e che quei 50 milioni sarebbero stati presto utilizzati per dare risposte ai cittadini, oggi quale risposta sia arrivata credo sia sotto gli occhi di tutti”.
La decisione del Ministero dell’Ambiente ha scatenato polemiche e il sindaco Salvatore Lagatta ha annunciato battaglia.
Arriva dal Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi il commento alle osservazioni del Ministero dell’Ambiente indirizzate, tra gli altri, al Sindaco di Bussi e alla Regione Abruzzo, sull’atto di diffida per la conclusione del procedimento della bonifica.
La capogruppo Marcozzi afferma che “I chiarimenti del Ministero dell’Ambiente in merito vicenda della bonifica delle aree esterne alla Solvay nel SIN di Bussi sanciscono l’ennesima figuraccia a cui le Istituzioni del nostro territorio, col Presidente di Regione Abruzzo Marsilio, l’Assessore regionale Campitelli e il Sindaco del Comune Lagatta in testa, espongono non solo loro stessi, ma di riflesso anche i cittadini di Bussi sul Tirino e gli abruzzesi tutti.
È per me incomprensibile vedere come questi politici, con responsabilità di Governo territoriale, insistano a sposare un progetto lacunoso e incompleto.
Ricordano in ogni occasione le lungaggini burocratiche del passato, ma tacciono miseramente sul fatto che portare avanti un iter così strutturato porterebbe ad altri mesi, se non anni, di attesa per l’inizio della bonifica. E questo sì che sarebbe un danno incalcolabile per la nostra terra.
Una bagarre portata avanti con quotidiani attacchi al Ministero dell’Ambiente, costretto a rispondere al Sindaco di Bussi (difeso a spada tratta dalla Giunta regionale) ricostruendo la vicenda carte alla mano, e confermando ciò che anche noi abbiamo ribadito la settimana scorsa.
Ho provato più volte a ricordare alle Istituzioni abruzzesi quali problematiche ci siano in questo progetto, ma è difficile far cambiare idea a chi, anche di fronte alla verità, preferisce proseguire sulla strada dell’attacco pretestuoso, atteggiamento poco consono a chi deve amministrare il territorio”.