Debiti Ente Manifestazioni Pescaresi, il presidente risponde al Pd

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Il presidente dell’EMP, Ente Manifestazioni Pescaresi, risponde ai consiglieri del PD sulla gestione dell’associazione. Controrisposta di Carla Tiboni

Ieri a Pescara i consiglieri comunali del PD avevano pronunciato una serie di dichiarazioni a proposito della gestione dell’Emp e avevano parlato di pignoramenti arrivati in Comune da fornitori dello stesso ente. Oggi il presidente dell’EMP Valter Meale risponde precisando che l’attribuzione di tali debiti va ascritta alla gestione precedente.

Questa la risposta integrale di Valter Meale, presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi:

“In qualità di presidente dell’associazione ente manifestazioni pescaresi mi sento in dovere di replicare alle dichiarazioni prive di fondatezza di alcuni consiglieri comunali del Pd, perché non vi è nessuna cortina fumogena e nessuna assenza di trasparenza nella gestione finanziaria dell’Ente che presiedo, come vogliono far intendere i consiglieri.
Ricordo, infatti, che i bilanci dell’Ente vengono pubblicati sul nostro sito nella sezione trasparenza
e, quindi, basterebbe che i consiglieri accedessero a questa sezione per rendersi conto della
situazione economico finanziaria dell’Ente e soprattutto in quali annualità si è generata la maggior
parte dei debiti che l’Ente ha oggi.
Ebbene, dalla semplice lettura di queste carte emerge chiaramente che gli attuali debiti dell’Ente
non sono altro che frutto delle perdite generate in determinate annualità, nelle quali la governance
era emanazione di tutt’altra parte politica rispetto a quella attuale, e che si sono tramutate in
corrispondenti posizioni debitorie, come è naturale che avvenga in una gestione in continuità di un
Ente no profit come l’EMP.
Difatti l’Ente Manifestazioni è un’associazione senza scopo di lucro e, pertanto, non producendo
utili, le perdite generate negli anni precedenti si ripercuotono nelle gestioni degli anni successivi,
sia contabilmente che finanziariamente, determinando posizioni debitorie che devono essere poi
saldate con le entrate dell’anno corrente: da qui discende la situazione debitoria e di carenza di
liquidità.
In particolare, le annualità che hanno determinato i maggiori disavanzi di gestione sono quelle
2014, 2015, 2016 e 2017 con una perdita complessiva riferita a tali anni di 353.173,09 euro,
importo che campeggia in bella vista nel bilancio 2018 con la voce ‘perdite portate a nuovo’.

Nel 2018 vi è stato poi un versamento in conto capitale da parte del socio che, però, non è stato
sufficiente a ripianare l’intero importo del disavanzo pregresso, che nel bilancio 2019 ammonta
infatti ad euro 223.121,27; se a ciò si aggiunge la perdita di 29.000 dell’annualità 2020 ecco che è
presto chiarita l’origine della situazione debitoria attuale.
La nostra gestione, iniziata nel marzo 2021, è stata al contrario una gestione economico finanziaria
sana e responsabile, che, se da un lato ha registrato un notevole incremento delle attività culturali
e di spettacolo organizzate a favore del territorio, dall’altro non ha prodotto squilibri di natura
economico-finanziaria, che sono derivanti, come ormai chiaro a tutti, dalle gestioni precedenti.

Lancio un invito alla parte politica che oggi chiede chiarezza sui conti e lo fa in maniera
strumentale, ben conoscendo la situazione esistente nel periodo in cui la gestione dell’Ente era
affidata proprio a chi era indicato dal centrosinistra. E il mio invito è di cercare di preservare questo Ente culturale, un fiore all’occhiello della città che tutti ci invidiano, cercando di trovare la strada amministrativa giusta per ripianare i debiti generati dalle gestioni passate e riprendere il cammino virtuoso iniziato da questa governance, che tra l’altro ha anche proceduto ad attività di
consolidamento di una parte di tali debiti.”

Sulla vicenda si registra anche l’intervento di Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano:

“Ormai a Pescara è di moda la dietrologia, è charmant. Se qualcosa non va si attribuisce la colpa a chi c’era prima. La dichiarazioni odierna del presidente dell’EMP Walter Meale che si appunta una medaglia al petto perché è lui che ha lavorato bene, non convince, ma fa aumentare i dubbi su una gestione, quella attuale, che ha fatto sprofondare l’Ente Manifestazioni Pescaresi nel limbo dell’insolvenza, conclusasi con la chiusura del teatro.

Ammesso e non concesso che la situazione fosse così grave quando lui è stato nominato presidente, perché in presenza di tanti debiti non si è fermato piuttosto che accumularne il doppio? Il triplo?

A proposito di trasparenza, che conferma i disastri gestionali, perché non chiarisce sempre per trasparenza il motivo per cui l’Associazione Amici dell’Ente non ha versato le quote di socio? Perché questa voce appare e scompare nei vari bilanci? Erano pur sempre soldi che avrebbero aiutato l’EMP. Perché l’EMP sta ricevendo ora decreti ingiuntivi per spettacoli ed eventi di quest’anno e dell’anno scorso? Ma i finanziamenti ricevuti dall’EMP come sono stati utilizzati? I ricchi fondi FUS? Insomma, una gestione che di virtuoso ha ben poco. Ed una vergogna per la città quella di avere ricevuto un pignoramento presso il Ministero della Cultura. Gira voce nei corridoi del Palazzo che EMP scomparirà e che al suo posto verrà costituta una fondazione.

Il cambio di natura giuridica forse è un tentativo per far dimenticare il pregresso? Almeno sia nominato un tecnico in grado di salvare l’EMP. Un pensiero doveroso a coloro che hanno realizzato il teatro monumento d’Annunzio e costituito l’Ente Manifestazioni Pescaresi. Galantuomini d’altri tempi”.