Per Antonio Zennaro della Lega il Decreto Sostegno del governo Draghi rappresenta “un netto cambio di passo” rispetto a quanto fino ad oggi disposto dai vari governi Conte.
Zennaro rifletto al microfono del Tg8 sui 32 miliardi di scostamento (di cui 11 per imprese e professionisti, 5 per il piano vaccini, 8 per il lavoro e per la lotta alla povertà) organizzati in 5 aree di intervento: imprese e partite iva, lavoro, salute e sicurezza, enti territoriali, trasporto e scuola. Numerosi gli interventi a sostegno tra cui la cancellazione di cartelle esattoriali fino a 5mila euro dal 2000 al 2010.
Il testo approvato il 19 marzo 2021 prevede un sistema differente rispetto alle precedenti edizioni dei ristori in favore delle partite IVA.
Per calcolare l’importo del contributo spettante, sarà necessario confrontare il fatturato medio mensile del 2020 rispetto allo stesso dato del 2019, ed applicare le percentuali previste dal decreto Sostegni, dal 20 al 60 per cento.
All’atto pratico, appurato che la perdita di volume d’affari nel 2020 è stata pari almeno al 30 per cento rispetto al 2019, e una volta verificato di non superare il limite di 10 milioni di fatturato in relazione al 2019, per il calcolo del contributo a fondo perduto bisognerà tener conto della perdita media mensile subita.
Il calcolo basato sulla perdita media mensile è stato introdotto al fine di evitare sperequazioni in merito all’importo spettante, alla luce delle differenti misure restrittive previste su base regionale e alla stagionalità delle singole attività.
Quel che ne risulta è però un aiuto che riesce a sopperire in maniera minima al calo registrato.
Una volta determinato il calo complessivo subito nel 2020 rispetto al 2019, sarà quindi necessario suddividere il risultato per 12. L’importo della perdita media mensile è la base sulla quale applicare la percentuale di contributo a fondo perduto fissata dal decreto Sostegno, in relazione allo “scaglione” dimensionale in cui ci si colloca.