I nuovi nidi di Via Santina Campana e Fornace Bizzarri scompaiono dagli open day per le iscrizioni 2025/2026. Il gruppo consigliare del Pd al Comune di Pescara chiede spiegazioni.
“Manca circa un mese all’apertura delle iscrizioni ai nidi per l’anno educativo 2025/2026, ma dagli open day organizzati dal Comune di Pescara per presentare ai genitori le strutture che ospiteranno i bambini fino a 3 anni non c’è traccia dei nuovi nidi creati dalla cementificazione degli spazi verdi di via Santina Campana e via Fornace Bizzarri, per i quali in campagna elettorale era stata annunciata l’apertura per il 2025 e per i quali nel bilancio di previsione 2025 sono stati stanziate le risorse necessarie. La giunta Masci spieghi una volta per tutte quando apriranno e perché per ora, con tutta evidenza, resteranno ancora chiusi in barba a qualunque impegno pubblico assunto in questi anni». Lo afferma il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale Piero Giampietro. «L’open day annunciato dalla giunta, che consente come ogni anno di organizzare il primo contatto fra i genitori, il personale e le strutture, coinvolgerà solo i 7 nidi storici di via del Santuario, via Colle Marino, via Rigopiano, via Cecco Angiolieri, via Benedetto Croce, via Vespucci e via Carlo Alberto dalla Chiesa, mentre non c’è traccia delle 2 nuove strutture di via Santina Campana, ai Colli, e di via Fornace Bizzarri, tantomeno dei nuovi nidi di via Lago Isoletta e via Rubicone i cui lavori però sono partiti successivamente. Questo caos avviene proprio mentre molti nidi privati stanno chiudendo per via delle normative sulla sicurezza degli edifici, con il risultato che sempre più genitori si troveranno dunque indirizzati giocoforza verso le strutture comunali che però la giunta non riesce neppure a completare: sarebbe una beffa se, dopo aver sacrificato preziose aree verdi pur in presenza di alternative valide che la giunta Masci non ha mai voluto tenere in considerazione, ora la stessa giunta Masci non riuscisse neppure ad aprirli per l’anno educativo 2025/2026, senza neppure dare le necessarie motivazioni. Attendiamo delle risposte in pochi giorni, e le attendono anche i genitori e i residenti di quei quartieri che si sono visti sottrarre gli spazi verdi».