Denuncia della Ugl: dipendente TUA trasferito nonostante la 104

Il Segretario Regionale dell’Ugl Autoferro Giuseppe Lupo, in una nota, denuncia un grave episodio che sarebbe avvenuto all’interno della TUA Spa, il trasferimento di un dipendente nonostante la 104 per assistere la madre malata.

Il segretario Giuseppe Lupo (nella foto in basso), in una nota, spiega che quanto accaduto in TUA SpA evidenzia una situazione critica riguardante i rapporti tra la dirigenza, i lavoratori e la scrivente organizzazione sindacale UGL Autoferro.

“In particolare, emerge una denuncia verso pratiche gestionali che, secondo quanto riportato, contravvengono sia alle normative vigenti che ai principi di equità e rispetto dei diritti dei lavoratori. Un dirigente sindacale della UGL Autoferro titolare di legge 104 per assistere la madre convivente, dichiarato a visita medica inidoneo alla guida per sei mesi, è stato trasferito da Nerito di Crognaleto (TE) a Pescara, affrontando notevoli difficoltà logistiche. Questo trasferimento viola la legge 104, che tutela i lavoratori che assistono familiari con disabilità, e le normative che regolano la mobilità dei dirigenti sindacali. La normativa prevede che il trasferimento di un dirigente sindacale possa avvenire solo con il consenso dell’organizzazione sindacale, che in questo caso non è stato richiesto né concesso. Anche le comunicazioni ufficiali (PEC) inviate dall’avvocato della UGL sono state per due volte ignorate. L’azienda adotta un atteggiamento autoritario e unilaterale, senza concedere spazi di dialogo o contraddittorio. La gestione della situazione descrive atti di abuso di potere, di ufficio e di accanimento, che alimentano un clima conflittuale apparentemente invalicabile. Si sottolinea il ruolo della Regione Abruzzo, proprietaria dell’azienda, e ci si chiede se sia al corrente delle dinamiche interne e delle presunte violazioni commesse dalla dirigenza di TUA SpA. Si critica, inoltre, l’uso di risorse pubbliche in eventuali controversie legali causate dall’operato della dirigenza. A questo punto la decisione di intraprendere Azioni legali e rivolgersi alle autorità competenti e al giudice sembra inevitabile – conclude la nota –  considerando la mancanza di dialogo e il continuo ricorso a pratiche potenzialmente illegittime. Infine, per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, la situazione evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza da parte degli enti preposti e di una gestione più rispettosa dei diritti dei lavoratori”.