I Diritti Umani nelle nuove generazioni: progetto di sensibilizzazione per infanzia e adolescenza illustrato questa mattina alla Sala Consigliare del Comune di Pescara dalla “Bon’t Worry International”.
Il Progetto si chiama “Quasimodo”, come il noto personaggio del “Notre Dame de Paris”, ultimo tra gli ultimi per la sua disabilità che s’innamora di Esmeralda, anch’ella vittima dell’emarginazione sociale per via delle sue radici Rom. Su questa immagine del noto romanzo di Victor Hugo, tra le più amate in Letteratura, si concentra il senso dell’attività della “Bon’t Worry International”, organizzazione presente in tutto il mondo, che questa mattina a Pescara si è presentata, in particolar modo al mondo della scuola, dibattendo su un tema delicato come quello dei Diritti Fondamentali nell’era “Liquida”.
“Siamo operativi in tutto il mondo – spiega la presidente internazionale Bo Guerreschi – e siamo in contatto con Tribunali dei Minori, Forze di Polizia e Centri Sociali ed interveniamo in qualsiasi circostanza, in qualsiasi ora del giorno, per dare il nostro contributo ai tanti, troppi fenomeni di violenza e disagio che vedono protagonisti i minori. Non ci fermiamo, ovviamente, a questo, con il progetto “Quasimodo” vogliamo sensibilizzare l’Opinione Pubblica ed in particolare i più giovani, per cercare di fornire strumenti di difesa di fronte a qualsiasi forma di disagio.”
“la Bon’t Worry International è una grande risorsa – spiega Maria Concetta Falivene garante dell’infanzia della Regione Abruzzo – e ci da una grande mano anche qui in Abruzzo per affrontare tematiche così delicate, oltre che nella nostra attività di promozione e prevenzione da ogni forma di violenza fisica e psicologica, nei confronti dei minori.”
“Al centro del progetto c’è la persona umana – precisa Valeria Toppetti responsabile regionale di “Bon’t Worry International”, e il nostro scopo è quello di far capire ai ragazzi, ma anche alle donne, occupandoci di violenza di genere, di quanto siano importanti come persone, e diamo loro supporto per uscire da una fase drammatica e delicata della loro vita.”
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