Diritto allo studio in Abruzzo: 8 proposte dai Giovani Democratici

Otto proposte per una vera e propria riforma del Diritto allo Studio che in Abruzzo è legato a una legge del 1978. L’hanno messa nero su bianco i Giovani Democratici che questa mattina l’hanno presentata alla stampa, con la speranza che il Consiglio Regionale possa al più presto valutarla.

La scuola in Abruzzo è in emergenza: il tasso di abbandono scolastico si attesta al 9,1%, e tra lo scorso anno scolastico e quello attuale la regione ha perso circa 8.000 studenti iscritti. Solo il 30,93% degli edifici scolastici abruzzesi è dotato di certificato di agibilità statica, il 31,96% ha un piano di prevenzione incendi, il 56,6% è stato collaudato staticamente, solo il 33,1% dispone di un piano di evacuazione. Inoltre, oltre 600 edifici scolastici sono ubicati in zone sismiche 1 e 2, e appena il 10% di questi risulta progettato secondo la normativa antisismica vigente (CittadinanzAttiva 2024), con frequenti problemi strutturali che mettono a rischio la sicurezza di studenti e personale. Insufficienza delle misure e inadeguatezza della legislazione attuale L’attuale sistema normativo sul diritto allo studio è del 1978, con successive micro-modifiche nel corso degli anni: è dunque assente da 46 anni uno schema normativo unitario e chiaro. Inoltre, le politiche per il diritto allo studio abruzzesisono insufficienti, poiché su circa 100.000 studentesse e studenti delle scuole medie e superiori, solo 18mila – di cui tre quarti delle scuole medie – potranno accedere al servizio del rimborso dei libri di testo. Inoltre, la Regione Abruzzo non investe nemmeno un euro: è il Ministero dell’Istruzione a finanziare l’intera operazione. Questa misura è ulteriormente limitata da condizioni restrittive: l’accesso ai bonus è riservato solo alle famiglie con ISEE non superiore ai 15.000 euro, una soglia troppo bassa, che esclude molti studenti che ne avrebbero bisogno. Le famiglie devono inoltre richiedere il bonus ai singoli Comuni, e chi ha già beneficiato di altri aiuti per l’acquisto di libri non può accedere al servizio. Anche le borse di studio presentano evidenti carenze: la Regione ha stanziato solo 1 milione di euro, ovvero 390 euro per studente, una cifra insufficiente per coprire i costi reali della formazione. Cosa chiedono le studentesse e gli studenti Per approfondire le problematiche, i Giovani Democratici d’Abruzzo hanno condotto un sondaggio tra gli studenti delle scuole superiori. Le risposte hanno evidenziato:

• Carenze strutturali: edifici scolastici insicuri, con controsoffitti pericolanti, allagamenti
e assenza di spazi adeguati come palestre nei licei sportivi.
• Disagio psicologico: la scuola è spesso percepita come un luogo di ansia e pressione. Il
60% degli studenti non si sente sicuro e l’84% ritiene necessaria la presenza dello psicologo scolastico in
ogni istituto.

La proposta di legge “Ritorniamo Diritti al Futuro”, per rispondere a queste gravi lacune, propone un testo innovatico che include:

1. Messa in sicurezza degli edifici scolastici, con investimenti straordinari.
2. Introduzione dello psicologo scolastico in ogni istituto.
3. Agevolazioni per i trasporti degli studenti, con tariffe gratuite o ridotte.
4. Borse di studio più ampie e accessibili, per combattere l’abbandono scolastico.
5. Welfare studentesco: con promozione di spazi culturali e inclusivi e interventi mirati a
ridurre il divario digitale.
6. Educazione all’affettività, sessuale e contro le violenze di genere, con l’introduzione della
carriera alias, per tutelare gli studenti in transizione di genere.
7. Educazione per corretto stile di vita e alimentazione sana.
8. Conferenza regionale per il diritto allo studio con la partecipazione di sindacati e studenti
per monitorare l’attuazione degli interventi.

Luca Pompei: