Presentato a Pescara il progetto sociale ‘Oasi’ finanziato dalla Regione Abruzzo e rivolto ai Caregiver Familiari di persone con disabilità gravissima
Il progetto Oasi, il cui acronimo indica ‘operazione per attività di sollievo e inclusione’, è rivolto ai Caregiver Familiari abruzzesi di persone con disabilità gravissima, nel tentativo di dare una risposta concreta, seppur limitata, alla loro drammatica situazione di grande vulnerabilità.
Alla presentazione avvenuta oggi a Pescara ha partecipato anche l’assessore regionale alle Politiche sociali Roberto Santangelo. Nell’occasione l’assessore Santangelo ha anche annunciato un bando da 950mila euro per le persone con disabilità.
Confad Aps, il Coordinamento nazionale delle famiglie con disabilità, intende partecipare a bandi per attivare in futuro il Progetto Oasi in maniera progressiva sull’intero territorio italiano. L’obiettivo è coinvolgere un numero sempre maggiore di Caregiver Familiari e quindi di famiglie con disabilità, senza alcuna pretesa di sostituirsi agli enti nazionali, regionali e locali di competenza, largamente inadempienti su questa importante problematica sociale.
Il Progetto prevede l’attivazione di un servizio di assistenza alla persona con disabilità, svolto da personale qualificato (infermiere, OSS, educatore…) a casa della famiglia richiedente. Il servizio, che durerebbe almeno due ore continuative per ogni accesso, darebbe modo al Caregiver Familiare di fruire di un piccolo ma importante sollievo al difficile e costante impegno profuso per il parente con grave disabilità.
Alle famiglie che hanno i requisiti per accedere il servizio è erogato sotto forma di voucher sulla base della rendicontazione delle prestazioni professionali ricevute. Da parte delle famiglie è previsto un contributo minimo.
Confad APS intende dimostrare, con dati oggettivi, che supportare i Caregiver Familiari ha ricadute positive anche sul tessuto sociale in cui le famiglie con disabilità sono inserite.
“Non abbiamo – precisa Confad – la presunzione di rispondere alle tante esigenze dei numerosi Caregiver Familiari, ma quantomeno la volontà di indicare la strada affinché le decisioni politiche tengano conto quanto più possibile dei bisogni reali delle persone. Questo in attesa del riconoscimento a livello nazionale del valore sociale ed economico della figura del Caregiver Familiare, con le tutele e i diritti che dovranno essere previsti da un’ auspicabile e indifferibile legge nazionale”.
“Il progetto dà sostegno a chi ogni giorno fa sostegno – ha esordito l’assessore alle Politiche sociali Roberto Santangelo – Come Regione abbiamo voluto aderire al progetto della Confad che ha scelto di lanciare la sperimentazione proprio in Abruzzo per generare un modello da ripetere in maniera progressiva su tutto il territorio nazionale. È questo un modo per stare vicino alle famiglie abruzzesi che ogni giorno, senza clamori, portano assistenza, aiuto e sollievo ai propri cari. Il nostro contributo al progetto ammonta a 45 mila euro, ma con l’adesione al progetto abbiamo voluto lanciare un messaggio di vicinanza alle tante famiglie abruzzesi direttamente coinvolte nell’assistenza”.
Il progetto OASI si rivolge ai Caregiver famigliari di persone con disabilità grave e gravissima e prevede, ha spiegato il presidente nazionale di Confad, Alessandro Charini:
“Lo svolgimento, tra le diverse misure, del servizio di assistenza alla persona disabile in sostituzione del Caregiver famigliare oppure un servizio di supporto psicologico per il Caregiver famigliare oppure la possibilità di fornire servizi di assistenza in orari nei quali i servizi territoriali non sono attivi”.
In Abruzzo il progetto avrà durata di un anno e interesserà 25 famiglie che verranno individuate da una commissione fra tutte le candidature inviate alla sezione Abruzzo della Confad.