La vicenda della Discarica La Torre in Appello: Processo sospeso in attesa del parere della Corte Costituzionale sulla legittimità relativa alla durata prescrizionale.
Ancora una battuta d’arresto, dunque, per il processo in Corte d’Appello a L’Aquila per il crollo della Discarica La Torre a Teramo. Su richiesta del legale dell’ex dirigente comunale Nicola D’Antonio (condannato in primo grado ad un anno e 4 mesi, pena sospesa, insieme all’allora assessore comunale Berardo Rabuffo) e alla quale si sono associati anche gli avvocati di tutti gli altri imputati, i giudici d’Appello hanno sospeso il procedimento fino al pronunciamento della Consulta sulle legittimità relativa alla durata prescrizionale del reato di disastro colposo, nella fattispecie del crollo, attualmente fissata a 12 anni. Il crollo avvenne nel febbraio del 2006, finirono a processo undici persone, tra cui l’allora sindaco e poi presidente della Regione Gianni Chiodi, assolto in primo grado perchè il fatto non costituisce reato. In Corte d’Appello sono imputati lo stesso Chiodi e gli ex dirigenti del settore rifiuti della Regione Abruzzo Franco Gerardini e Massimo Di Giacinto, contro la cui assoluzione la Procura ha presentato ricorso. Gli altri due imputati sono Nicola D’Antonio e Berardo Rabuffo, nel loro caso a fare ricorso in appello contro la condanna i loro legali.