Domenica delle Palme: a Chieti la 52esima Via Crucis dei Lavoratori

Domenica delle Palme: a Chieti, alle 18.30, la 52esima Via Crucis dei Lavoratori organizzata dalle ACLI Provinciali 

Alle 14 stazioni si alterneranno sindaci, rappresentanti del volontariato e dell’Università Gabriele d’Annunzio, forze dell’ordine, associazioni, confraternite, realtà associative territoriali e della Chiesa ortodossa. Il tema di quest’anno è la Speranza. Intervento e benedizione finale di monsignor Bruno Forte.

La Via Crucis dei Lavoratori tornerà ad attraversare il centro storico di Chieti, come da tradizione, al tramonto della Domenica delle Palme. È la cinquantaduesima edizione della manifestazione, organizzata dalle ACLI Provinciali di Chieti e coordinata da Mimmo D’Alessio, Dirigente Nazionale ACLI, che l’ha lanciata.

La Via Crucis partirà da piazza San Giustino, poi, attraverso via Chiarini, raggiungerà Corso Marrucino per arrivare a Piazza Trento e Trieste (Trinità), per la benedizione impartita da monsignor Bruno Forte. In caso di pioggia la Via Crucis si svolgerà interamente nella Cattedrale di San Giustino.

Il commento musicale sarà curato dal Coro del Miserere di Chieti, dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, diretto dal maestro Loris Medoro, accompagnato dall’orchestra diretta dal maestro Giuseppe Pezzulo.

I Quadri delle Stazioni sono stati realizzati dagli Studenti del Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele di Chieti. Le letture che compongono la Via Crucis sono state affidate a 14 sindaci e alle diverse realtà associative che hanno aderito all’invito delle ACLI provinciali.

Questo è lo schema della Via Crucis 2025: I Stazione – Gesù è condannato a morte – affidata al sindaco di Pizzoferrato e alla Polizia Municipale di Chieti; II Stazione – Gesù è caricato della croce – affidata al sindaco di Guardiagrele e alla Protezione Civile Guardiagrele, partecipa l’Associazione Nazionale Alpini; III Stazione – Gesù cade la prima volta – affidata al sindaco di Bucchianico e alla Capanna di Betlemme – Comunità Papa Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi; IV Stazione – Gesù incontra sua madre –  affidata al sindaco di Fara San Martino e alla Misericordia di Chieti; V Stazione – Gesù è aiutato dal Cireneo – affidata al sindaco di Villamagna e alla Comunità dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara; VI Stazione – La Veronica asciuga il volto di Gesù affidata al sindaco di Tornareccio e all’Associazione del Volontariato Vincenziano. Sono presenti le associazioni Assisi Pax e Terz’Ordine Vincenziano; VII Stazione – Gesù cade la seconda volta – affidata al sindaco di Villa Santa Maria e ai Lavoratori della Sanità. Partecipano Croce Rossa Italiana, Aido, Cral – Ospedale SS. Annunziata di Chieti; VIII Stazione – Gesù incontra le donne di Gerusalemme – affidata al sindaco di San Giovanni Teatino e alla Chiesa Ortodossa del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli; IX Stazione – Gesù cade la terza volta – affidata al sindaco di Torrevecchia Teatina e al Comando dei Vigili del Fuoco di Chieti; X Stazione – Gesù spogliato delle vesti – affidata al sindaco di Montenerodomo, stazione commentata dalla Polizia di Stato – partecipa l’Unione Nazionale Mutilati per Servizio; XI Stazione – Gesù viene crocifisso – affidata al sindaco di Ripa Teatina e al Masci Chieti 1; XII Stazione – Gesù muore in croce – affidata al sindaco di Poggiofiorito e all’associazione “Dopo di noi”; XIII Stazione – Gesù è deposto dalla croce – affidata al sindaco di Colledimacine e al Corpo di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Chieti – XIV Stazione – Gesù è deposto dal Sepolcro – Il brano è letto dal sindaco di Chieti e la stazione commentata dalla presidenza provinciale delle ACLI.

Il servizio d’ordine e la logistica lungo il percorso saranno curati dal Circolo “Quarto Santa Maria delle Grazie” di Chieti e dall’Unione Sportiva ACLI .

«In cammino con la Chiesa universale – spiega Antonello Antonelli, presidente provinciale delle ACLI di Chieti – che celebra il Giubileo della Speranza, in vista del “Giubileo dei Lavoratori” a cui tutte le ACLI parteciperanno il prossimo 1° maggio e rispondendo al paterno appello dell’arcivescovo, mons. Bruno Forte, che nel “Messaggio per la Quaresima 2025” ci invita “a riflettere su questa virtù teologale, di cui tutti abbiamo immenso bisogno di fronte alla vita e alle sue sfide: sperare, in fondo, altro non è che aiutare la vita”, la Via Crucis dei Lavoratori di quest’anno vuole essere un grido di speranza di fronte ad un mondo del lavoro attraversato sempre di più da contraddizioni e allarmi.

Mons. Forte ci ricorda che “la speranza non è qualcosa che possiamo gestire con le sole nostre capacità: la speranza è Qualcuno che viene a noi, trascendente e sovrano, libero e liberante per noi. Un amore unicamente umano “non risolve, da solo, il problema della vita. È un amore che resta fragile. Può essere distrutto dalla morte. L’essere umano ha bisogno dell’amore incondizionato”. Per questo la nostra Via Crucis -prosegue il Presidente Provinciale delle ACLI, Antonello Antonelli – vuol essere un atto di affidamento all’Amore che non tramonta, che è fonte di Speranza e ricettacolo di Carità infinita. Come ACLI siamo impegnati a declinare la Speranza nel quotidiano, in particolare, al termine del nostro congresso nazionale che ha celebrato gli 80 anni dalla fondazione del nostro sodalizio, la Speranza della Pace. “In questo tempo di conflitti, di divisioni, di sentimenti nazionalisti, di odi, di contrapposizioni – così recita il documento preparatorio del nostro congresso – osare la Pace è il servizio culturale e politico più urgente che le Acli possono mettere in campo. Non possiamo accettare che solo la guerra sia la soluzione dei conflitti. Ripudiare la guerra significa anche arrestarne la progressione, prima che accada l’irreparabile. Per questo la grande sfida a cui le Acli devono rispondere è la partecipazione. Oggi tutto ci spinge ad essere passivi, ma noi non perdiamo la passione delle relazioni che implica il rimboccarsi le maniche, l’aspettare e l’agire. C’è una nuova stagione da affrontare e dobbiamo esercitarci al dialogo con tutti, agire nel politico proprio perché manca la politica. Nel ringraziare ognuna ed ognuno di quelli che, a partire dal suo ideatore Mimmo D’Alessio, la promuovono e la organizzano, – conclude il Presidente provinciale delle ACLI di Chieti, Antonello Antonelli – invito cordialmente tutti a voler partecipare alla Via Crucis dei Lavoratori, un momento di vera comunità, di pacata meditazione e di rasserenante preghiera».