Donatella Di Pietrantonio, odontoiatra pediatrico originaria di Penne, col suo “L’Arminuta” edito da Einaudi è la vincitrice dell’ambito premio Campiello 2017, proclamato a Venezia sul palco del Teatro La Fenice.
La casa editrice torinese, dunque, dopo la vittoria del Premio Strega con Paolo Cognetti (autore de Le otto montagne) si aggiudica anche il premio organizzato dalla Confindustria Veneto.
Il suo lavoro editoriale fatto vibrare il cuore della Giuria dei Trecento lettori anonimi che le ha assegnato il Premio Campiello 2017 con 133 voti, su 282 i votanti. Donatella Di Pietrantonio, classe 1963, si è imposta al 55° premio letterario di Confindustria Veneto, ieri sera alla Fenice, davanti al romanzo-ballata di 800 pagine di Stefano Massini, “Qualcosa sui Lehman” (Mondadori) che ha ricevuto un ottimo consenso e 99 voti. Terzo Mauro Covacich con “La città interiore” (La nave di Teseo, 25 voti) ispirato da un amore viscerale per la sua Trieste lacerata dalla storia. Seguono Alessandra Sarchi, “La notte ha la mia voce” (Einaudi, 13) e Laura Pugno, “La ragazza selvaggia” (Marsilio, 12).