Ieri sul Corriere della Sera in una dettagliata inchiesta, di Milena Gabanelli e Domenico Affinito, sulle donazioni private a sostegno dell’emergenza Covid è emerso che l’Abruzzo ha ricevuto 4.138.180 euro che però non ha speso. “Una situazione gravissima, di cui chiederò conto all’esecutivo con interpellanza urgente” annuncia il capogruppo Pd Silvio Paolucci.
“Si tratta di una cifra grande e anche di una altrettanto grande mancanza – rimarca l’ex assessore regionale al Bilancio – considerato che il decreto governativo “Cura Italia”, che ha autorizzato le amministrazioni pubbliche ad aprire appositi conti correnti per ricevere e disporre delle poste, obbliga anche una rendicontazione entro il 15 di ottobre, praticamente fra tre giorni e l’Abruzzo cosa fornirà? Per questo presenterò all’esecutivo una interpellanza per sapere se la notizia è confermata e per conoscere le motivazioni dell’inerzia e anche come la Regione intende spendere questa cifra che non possiamo rischiare di perdere o di lasciare intatta dopo quello che abbiamo vissuto e con la situazione sanitaria che si sta nuovamente aggravando, anche a livello locale.
La campagna era istituzionale, nata come iniziativa solidale scattata durante la quarantena, “Aiutate il sistema sanitario nazionale”, a cui hanno risposto in tantissimi stando agli 815 milioni di euro complessivi raccolti da fondazioni, imprenditori, manager, banche, quotidiani, privati cittadini e il decreto per assicurare trasparenza e tracciabilità dei fondi ha disposto un percorso agli impieghi e alla rendicontazione. Molte Regioni si sono attivate subito, riferisce il Dataroom della Gabanelli, come Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, noi, invece, siamo ancora una volta fra gli ultimi, peggio, fra quelli che con tante risorse disponibili e tanti possibili impieghi, non sono riusciti a fare uno straccio di programmazione di spesa, al punto da risultare l’unica Regione che non ha dato segni di vita e che non ha ancora né impegnato e né toccato un solo euro”.“Di questo voglio chiedere informazioni e conto all’esecutivo, alla luce delle gravi negligenze a cui abbiamo dovuto assistere, non ultima quella legata alla mancata copertura delle dosi dei vaccini, passando per i ritardi con cui la campagna vaccinale anti influenzale è partita e si sta svolgendo. Gli impieghi possibili erano davvero sterminati: dai dispositivi di protezione, al potenziamento dei ventilatori e delle altre attrezzature vitali per la cura dei pazienti contagiati, in vista dell’aumento dei casi che era previsto già dalla fine del lockdown. Ma la prevenzione è sconosciuta in questa regione da due anni a questa parte e, di nuovo, a pagarne i costi sia economici che sociali saranno gli abruzzesi, grandi e piccoli.
L’ammontare complessivo è ancora giacente sul conto corrente abruzzese, un fatto che con il presidente Marsilio in campagna elettorale permanente e una maggioranza regionale in perenne litigio, dimostra ancora una volta che il centrodestra sa fare bene solo una cosa: le chiacchiere”.