Emergenza idrica terminata in 15 comuni della provincia di Chieti. Dopo 12 giorni torna l’acqua nei rubinetti dei centri del Medio Vastese
Dal 18 giugno 15 comuni del comprensorio del Sangro erano a secco per una preoccupante frana a Roccaspinalveti. Il servizio è stato finalmente ripristinato, ma resta la preoccupazione per i continui smottamenti del terreno. La rottura di una condotta dell’acquedotto Sinello nel comune di Roccaspinalveti ha dato il via a una serie di problemi derivati dalle difficoltà che l’intervento di riparazione ha dovuto affrontare. La fornitura idrica è stata ripristinata, ma i timori restano, in quanto il terreno continua a muoversi, seppur lentamente, e se il movimento franoso dovesse aumentare c’è il rischio concreto che il lavoro fatto venga un’altra volta compromesso con il ritorno di problemi e disagi.
“Per ora siamo riusciti a tenere sotto controllo la situazione – dice in una nota l’ente gestori idrico a Sasi Spa di Lanciano. Abbiamo lavorato giorno e notte vedendo più di una volta vanificato le operazioni compiute ma siamo riusciti a far fronte a una situazione davvero complessa e difficile, soprattutto instabile. Adesso speriamo solo che non si verifichino smottamenti capaci di spostare i tubi che sono stati sistemati creando una pista, in un punto che è stato ritenuto il più stabile e che ha permesso di restituire l’acqua e di riportare la situazione alla normalità”.
Per la somma urgenza la protezione civile regionale ha messo a disposizione 200mila euro. I comuni interessati allo stop di fornitura dell’acqua sono stati Atessa, Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Celenza sul Trigno, Dogliola, Fresagrandinaria, Guilmi, Lentella, Liscia, Palmoli, Roccaspinalveti, San Giovanni Lipioni, Tornareccio e Tufillo.