Tre metri di livello in meno per l’acqua del Lago di Scanno, il tutto a poche ore dal sisma di Amatrice. Accadde lo stesso dopo il terremoto aquilano. Studiosi a confronto.
La segnalazione al presidente D’Alfonso è del commissario della Comunità montana peligna Eustachio Gentile: il lago di Scanno ha perso, poche ore dopo il sisma del 24 agosto scorso, tre metri di livello. Lo stesso accadde, con proporzioni assai simili, anche dopo il terremoto de L’Aquila. E se D’Alfonso sta rintracciando studiosi ed esperti che possano analizzare e studiare il fenomeno, in tanti hanno fotografato l’abbassamento del livello del lago in alcuni punti visibile ad occhio nudo. Selvaggio, incontaminato, di incommensurabile bellezza, il lago di Scanno trasse origine da una frana staccatasi dal Monte Genzana: uno specchio d’acqua a forma di cuore ricco di leggende e famoso in tutta Italia. Qui gli appassionati di birdwatching possono ammirare aquile, astori, gufi e allocchi, mentre trote, pesci persici ed il pregiato coregone sono stupendi rappresentanti della fauna ittica. Il lago di Scanno ha una sua storia leggendaria, ispirata all’Antifor d’Albarosia, poema romanzesco del XV secolo, parodia di Boiardo, nel quale il lago viene raccontato come originato dall’incantesimo di una maga. Nella leggenda scannese riguardante l’origine del lago di Scanno, si trovano, infatti, gli stessi personaggi dell’Antifor. Secondo una leggenda popolare, invece, un tempo tra Villalago e Scanno dimoravano un mago ed una maga. Si narra che un giorno la maga si adirò col mago che le disse: “Dove caschi, vi possa nascere un lago” e così fu: la maga cadde e nacque il lago di Scanno.