Un’organizzazione criminale, gestita prevalentemente da cittadini di nazionalità albanese, da tempo radicati nell’Ascolano, si approvvigionava di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hascisc, destinata al mercato locale e a rifornire clan criminali di etnia nomade nelle province di Teramo, Pescara, Chieti, Roma e Napoli.
Lo hanno scoperto gli agenti del Commissariato di San Benedetto del Tronto e della Squadra Mobile della Questura di Ascoli Piceno i quali hanno eseguito 12 misure cautelari coercitive nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana e straniera. L’operazione, coordinata dalla Procura di Ascoli, è stata condotta nelle prime ore di oggi, a conclusione di una complessa
attività investigativa. Nei confronti delle 12 persone, a carico delle quali sono state seguite le misure, acquisiti gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La polizia ha raccolto gravi indizi anche dell’esistenza di un’organizzazione criminale la quale si approvvigionava di droga e la smerciava in centri di Marche, Abruzzo, Campania e Lazio.