E’ il giorno dei test di ammissione alle facoltà di medicina e odontoiatria, necessari per l’accesso ai corsi a numero chiuso dell’anno accademico 2015/2016. All’Uda di Chieti il test di ammissione riguarda 1280 aspiranti medici (10% in meno rispetto all’anno scorso) ma i posti a disposizione sono solo 180.
Sul territorio nazionale sono 60.639 gli aspiranti medici e dentisti (la prova è unica) che hanno fatto domanda per sostenere il test. Molti meno i posti a disposizione: 9.530 per medicina, 792 per odontoiatria. Alla d’Annunzio di Chieti sono in 1280 a sostenere la prova, ma appena 180 i posti disponibili. In tutta Italia, i corsi a numero chiuso sono passati dal 39% del 2014 al 43,5% attuale. Scendono però gli aspiranti medici, e di conseguenza si accorcia anche il numero di iscritti ai test, a Chieti per esempio è calato del 10%. Intanto, mentre oggi la carica dei diecimila si lambicca il cervello per rispondere al lungo elenco di domande formulate nei questionari, ieri a Roma l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi hanno effettuato un blitz notturno al Ministero per l’università e la ricerca. L’azione dimostrativa è stata compiuta per “rivendicare il diritto all’accesso libero e difendere l’università pubblica”. Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari, sottolinea che ormai quasi la metà dei corsi di laurea italiani sono ad accesso programmato, e che nel frattempo le università perdono migliaia di iscritti ogni anno.
“E’ un paradosso tutto italiano: invece di cercare di recuperarli, allarghiamo il numero chiuso e impediamo il libero accesso ai corsi. E questo in barba agli obiettivi europei di aumentare il numero dei giovani laureati fino al 40%, quando siamo fermi al 20%”.
Le rappresentanze degli studenti ricordano anche che è a disposizione delle matricole la “Guida al test sicuro” per ogni ateneo italiano, anche nella versione app gratuita per android ; mentre alla mail ricorsi@unionedegliuniversitari si possono inviare segnalazioni di eventuali irregolarità.