Al primo posto c’è Bolzano, all’ultimo Catania; nel mezzo tutti gli altri capoluoghi d’Italia, classificati sulla base di 18 indicatori generali, raggruppati in sei parametri
I sei parametri sono (qualità dell’aria, ambiente urbano, consumo e dispersione di acqua, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti ed efficientamento energetico) e determinano la classifica sull’ecosistema urbano stilata da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, relativa alle performance ambientali delle città italiane nel 2022.
Tra i quattro capoluoghi abruzzesi, che nel computo totale dei parametri perdono importanti punti percentuali, la città migliore è Teramo al 39° posto, che pure scende di 19 posizioni rispetto al 20° gradino della passata classifica: tra le top 40 d’Italia, Teramo è l’unica abruzzese a superare la soglia del 50% a fronte del 53% che individua la media nazionale di sostenibilità ambientale. Seguono L’Aquila, che perde 22 posizioni attestandosi al 78° posto, Chieti all’81°, perdendo 18 posizioni, e infine Pescara, che chiude la classifica abruzzese all’86° posto sui 105 totali della classifica nazionale, scendendo in classifica di 10 posti.
Nel dettaglio però non si può dire che le città siano rimaste con le mani in mano: la buona volontà dei comuni di attuare comportamenti virtuosi si traduce spesso in pratiche concrete, ma in generale la situazione resta confusa, perché quello che manca è una pianificazione d’insieme delle città, secondo quanto fotografato dalla classifica sull’ecosistema urbano.