Il nuovo libro di Simone D’Alessandro, Creative Actions and Organizations: Towards a Reflexive Sociology of Serendipity, pubblicato dalla casa editrice internazionale Cambridge Scholars Publishing nel 2021.
Nelle odierne organizzazioni altamente innovative, i processi creativi sono proceduralizzati sotto forma di tecniche e danno origine a fenomeni di routine. Nel mio percorso professionale, accademico e professionale, ho trattato l’argomento in diverse pubblicazioni (D’Alessandro, 2001; 2008; 2010a; 2010b; 2010c; 2012a; 2012 b; 2013; 2014; 2015; 2019a; 2020b). Sono partito dall’idea di ricostruire un dialogo sociologico della creatività nelle organizzazioni. In tal modo, ho ibridato i paradigmi: la sociologia relazionale di Donati, l’approccio sistemico luhmaniano, il costruttivismo radicale di Von Foerster, le idee di Sennett sull’artigiano, le idee di Wittgenstein e Searle sul linguaggio, le idee di Dummett e di Goedel sulla logica, Hofstadter sull’artificiale intelligenza.
“Ho attinto a oltre 600 opere tra saggi e articoli, individuando correnti di pensiero di studiosi che si sono occupati dell’argomento. Allo stesso tempo sono stato osservatore partecipante, all’interno delle seguenti organizzazioni: a) agenzie di comunicazione; b) società di consulenza; c) istituti di formazione e università; d) associazioni culturali; e) case editrici. Nelle organizzazioni osservate vengono utilizzate tecniche che attivano routine nella gestione della creatività. Dal 1999 al 2015 ho censito 200 tecniche, ognuna delle quali presentava elementi presenti anche nelle altre tecniche: comuni meta-regole di opposizione, combinazione e separazione che determinano il comportamento creativo e sono innescate da una relazione ricorsiva ma paradossale tra pensiero e linguaggio. Questa monografia distrugge i luoghi comuni sui processi creativi, inaugurando una sociologia riflessiva sulla serendipity”.