È partito oggi il progetto “Web White&Black” per la sicurezza digitale che coinvolge 120 alunni della scuola media Patini e le prime classi dei licei del Convitto Cotugno.
Un progetto che ha come obiettivo quello di insegnare i ragazzi che passano tante ore su internet ad usare questi strumenti, social compresi, in maniera consapevole e a difendersi dai pericoli del web. Realizzato dall’associazione Agape, è stato sposato dal Comune dell’Aquila grazie all’assessore all’Innovazione Tecnologica Maria Luisa Ianni.
Nella biblioteca della scuola media Patini di via Ficara l’iniziativa è stata illustrata dalla dirigente scolastica del Patini Gabriella Liberatore e dalla dirigente scolastica del Cotugno Serenella Ottaviano assieme alla dottoressa Chiara Gioia dell’associazione Agape, al vice sindaco Raffaele Daniele e all’assessore Maria Luisa Ianni. Obiettivi del progetto sono l’educazione, l’informazione e la formazione per il corretto uso di tecnologie, con tematiche che vanno dall’adescamento on line al cyberbullismo.
Il progetto è sperimentale e avrà una durata di 12 ore. Il promo argomento trattato sarà quella del ‘grooming’, dell’adescamento virtuale. Con la dottoressa Gioia saranno coinvolti l’ingegnere informatico Cristian Franciosi, perito tecnico al Tribunale, altri psicologi e pedagogisti e Ugo Capezzali che concluderà con i ragazzi il progetto di educazione e formazione attraverso una rappresentazione teatrale dell’argomento trattato.
L’assessore Ianni ha ricordato che l’approvazione del progetto risale al gennaio del 2020 ma poi la pandemia ha condizionato il tutto. “ Ora finalmente – ha detto – siamo pronti ad avviare il progetto con 120 alunni dei 6500 circa tra gli 8 e i 18 anni che vivono all’Aquila, un campione ritengo sufficientemente rappresentativo. Il percorso non si occuperà soltanto di cyber bullismo. L’intento è quello di operare nell’ambito della prevenzione primaria, affinché i ragazzi e le loro famiglie siano educati al digitale. Il web oggi è capace di determinare lo stile di pensiero dei nostri figli e di influenzarli ma solo 1 ragazzo su 4 parla con i genitori degli strumenti che utilizza nel mondo virtuale e soltanto 1 genitore su 5 è alfabetizzato per comprendere in che modo intervenire con strumenti di controllo parentale”.
Il progetto si articolerà in più step e partirà con la compilazione di questionari anche per capire quanto tempo ad esempio i ragazzi passano sui social. Molto soddisfatte le dirigenti scolastiche delle scuole coinvolte che hanno apprezzato e ribadito la bontà di un progetto nuovo ed innovativo al passo con i tempi.