Lo spegnimento dei ripetitori tv nei piccoli comuni montani a seguito del cambio frequenze per il passaggio al DVB-T2, “tra le altre criticità non consentirà ai cittadini di questi territori di esprimere un voto consapevole il prossimo 25 settembre a causa della pressoché totale mancanza di una informazione al minimo plurale”
Lo affermano in una lettera aperta Sandro Chiocchio e Gianni Di Cesare, sindaci di Cocullo e Anversa degli Abruzzi, comuni che si trovano sulle montagne dell’Aquilano. “E’ inconcepibile – dicono i sindaci – pensare che, nell’era della comunicazione, nei piccoli comuni interessati dallo spegnimento dei ripetitori Tv i cittadini, ed in particolare gli anziani che rappresentano un’ampia fetta della popolazione residente, nonché coloro maggiormente legati al ‘rito’ elettorale come elemento identitario sociale e culturale fondamentale, non possano fruire delle informazioni necessarie ad orientarsi e non potranno esercitare appieno il proprio diritto di voto, avendo a disposizione esclusivamente quattro canali Tv Rai”.
“Al danno che si è venuto a creare si aggiunge la beffa per tutti coloro che nei mesi scorsi hanno provveduto all’adeguamento dei propri impianti televisivi, con sforzi economici rilevanti in particolare in questo periodo di profonda crisi per famiglie ed imprese, e che ad oggi si ritrovano ad avere un servizio televisivo totalmente inadeguato, per non dire inesistente, nell’attesa che possano attuarsi le soluzioni messe
in campo dalle amministrazioni locali, che comporteranno ulteriori oneri a carico dei comuni sia di tipo economico che di gestione, a meno di mettere nuovamente mano al portafogli, in molti casi ormai vuoto, per dotarsi di sistemi di ricezione satellitare TvSat”, concludono Chiocchio e Di Cesare.