Elezioni Pescara, Tar: da riconteggiare e verificare la metà delle sezioni

Il Tar decide a seguito delle istanze di verificazione avanzate da due cittadine sul voto delle comunali di Pescara: entro il 15 dicembre dovranno essere verificate 80-100 sezioni sul totale cittadino ossia la metà circa.

Uno scenario se non unico nel panorama elettorale pescarese comunque eccezionale e straordinario che lascia spazio ad esiti davvero ampi. Accadrà che in 80-100 sezioni, ben oltre la metà del totale delle sezioni cittadine, il prefetto dovrà far verificare il numero delle schede autentiche e non autenticate. Si tratta, in sostanza di quelle che nel gergo si definiscono ‘questioni formali’. In altre 20 -30 sezioni invece si  procederà a riverificare i voti attribuiti ai sindaci. Il ricorso contestava la “genuinità del voto” che punta all’annullamento delle elezioni del’8 e 9 giugno. Nel procedimento elettorale la forma è sostanza ossia la veridicità dell’esito.

Così l’incipit della sentenza: “Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’ Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima) ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 238 del 2024, integrato da motivi aggiunti, proposto da Rita Antonietta Troiani, Giorgia Di Federico, rappresentate e difese dagli avvocati Gianluigi Pellegrino, Luca Presutti, con domicilio digitale PEC dai Registri di Giustizia; contro Comune di Pescara, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Harald Bonura, Paola Di Marco, Giuliano Fonderico, Gianlorenzo Ioannides, con domicilio eletto presso lo studio di Giuliano Fonderico in Roma, corso Vittorio Emanuele II, 173”.

Nell’ultima di 8 pagine così: “Individua quale verificatore il Prefetto di Pescara pro tempore, con facoltà di delega a uno o più funzionari, con l’incarico di procedere agli incombenti istruttori di cui ai punti in motivazione; alla relativa procedura potranno assistere i legali delle parti, ai quali dovrà essere dato avviso almeno 2 giorni prima dell’avvio; il procedimento istruttorio dovrà essere concluso entro il termine del 15 dicembre 2024; la relazione conclusiva con i relativi esiti dovrà essere depositata entro il termine del 5 gennaio 2025. Fissa per il seguito della trattazione l’udienza pubblica elettorale del 7 febbraio 2025″.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SOSPIRI SU TAR ELEZIONI PESCARA:

“Rispetto alle fuorvianti notizie lasciate trapelare dai ricorrenti e apparse su alcuni organi di stampa, si rappresenta che il TAR di Pescara non ha in alcun modo accolto il ricorso presentato contro il risultato delle elezioni comunali di Pescara.
Il giudizio è ancora in corso e, nell’ambito dello stesso, sta semplicemente procedendo, come in tutti i giudizi elettorali incardinati dinanzi ad esso, alle attività istruttorie di prassi.
Lo stesso è accaduto per il Comune di Canosa Sannita, coinvolto in un giudizio analogo, in cui dopo la verificazione il Tar ha rigettato il ricorso. In definitiva niente di più di un’attività procedimentale in cui, siamo certi, emergerà la conferma dei dati già accertati dalla Commissione elettorale presieduta dal Presidente del Tribunale di Pescara”.

LE COMUNALI- Così andò a finire, per chi volesse rileggere l’esito delle urne di giugno: “Con il 50,9% dei voti Carlo Masci si riconferma sindaco di Pescara. Il centrosinistra sperava nel ballottaggio, ma il candidato del centrodestra non è mai sceso sotto la soglia del 50%.”

CARLO COSTANTINI CAPOGRUPPO LISTA “PER TE FAREMO GRANDE PESCARA”

“Secondo qualcuno l’attività di verificazione disposta dal TAR di Pescara sulle elezioni di Pescara sarebbe una prassi, ma in realtà non è così perché se gli atti relativi al procedimento elettorale non avessero evidenziato la presenza di irregolarità gravi, il TAR non avrebbe avuto nessuna necessità di disporre una verificazione. Si sarebbe limitato a rigettare il ricorso. Come nostro costume attendiamo con serenità l’esito del riconteggio, tra l’altro su oltre 100 sezioni su 170 complessive. Impossibile immaginare uno scenario, in alcuni casi simili a questo si sono annullate le elezioni, in altre si è provveduto a ripetere la votazione solo sulle sezioni interessate. Vedremo.”

ERIKA ALESSANDRINI CONSIGLIERA REGIONALE M5S

“Troviamo abbastanza singolare che il sindaco Carlo Masci abbia deciso di costituirsi in questo procedimento affidandosi a un pool di ben 4 avvocati pagati, tra l’altro, con i soldi dei pescaresi. Va precisato che il ricorso non si basa sulla scelta di un sindaco piuttosto che di un altro, ma sulla procedura legata alle elezioni nel suo complesso, quindi a che titolo Masci si costituisce?”

https://www.rete8.it/cronaca/comunali-pescara-masci-evita-il-ballottaggio-e-vince/