Elezioni Pescara: le cinque priorità di Domenico Pettinari

A Pescara il candidato sindaco Domenico Pettinari presenta i punti salienti del suo programma elettorale. Dal porto alla sicurezza, ecco le cinque priorità

Nella conferenza stampa che si è tenuta sotto ai portici di Piazza Salotto a Pescara questa mattina,  Domenico Pettinari, vicepresidente del Consiglio e candidato sindaco per il comune adriatico, ha indicato le sue cinque priorità per Pescara.

Pettinari da oltre 4 mesi ha attivato un tavolo di lavoro sul programma che sta elaborando diverse proposte. I partecipanti al tavolo hanno la possibilità di interagire su una piattaforma telematica per integrare i temi del programma e poi elaborarlo assieme nei tavoli tematici in presenza.

Di seguito le priorità individuate dal candidato Pettinari e contenute nel comunicato stampa inviato alla redazione:

“Porto.
La nostra città ha bisogno di un intervento urgente sul porto. Il canale deve essere davvero navigabile per le imbarcazioni. Abbiamo ascoltato tanti lavoratori della marineria e tutti mi confermano che le barche continuano a incagliarsi perché i dragaggi non sono fatti, a mio avviso, come dovrebbero. A quanto pare il materiale viene spostato ai lati della foce rendendo il passaggio “sicuro” molto stretto, quindi, basta il minimo errore per incagliarsi. Il Porto di Pescara è la finestra sull’adriatico. Bisogna lavorare bene per permettere alla città di riottenere il collegamento tra la sponda italiana e quella croata per incrementare il turismo che porta con sé lavoro e benessere. Il Porto è un elemento importantissimo per l’economia cittadina. Dobbiamo portare turisti e consentire alla marineria di lavorare al meglio senza subire i danni che nel corso degli ultimi anni hanno impedito al commercio di rifiorire.
Aeroporto.
È inaccettabile che lo scalo abruzzese a due passi dalla città di Pescara sia diventato quasi privo di collegamenti. Sia per il turismo che per i tanti professionisti i voli con Milano, Torino e altre capitali europee sono indispensabili. Servono nuove rotte per incrementare il flusso di turisti e lavoratori.
Decoro urbano e strade.
Pescara deve essere pulita. C’è bisogno di una grande operazione di bonifica della nostra città. Adesso è sporca e maleodorante ed è una vergona. La situazione in alcuni quartieri è ancora più grave perché il centrodestra sta gestendo molto male la raccolta differenziata. È impossibile ipotizzare il rilascio in strada di sacchetti per palazzi con decine di appartamenti . Secondo me dovrebbero essere create delle piccole isole ecologiche condominiali, controllate con telecamere e accesso con la chiave solo per i condomini.
Sulle strade della città abbiamo detto tanto e lo sfacelo continua ad essere sotto gli occhi di tutti. Le strade di Pescara sono piene di buche. I pochi lavori fatti non hanno risolto i problemi. Bisogna lavorare tanto per la sicurezza stradale sia per le buche che per la segnaletica orizzontale.
Risanamento dei danni del centrodestra.
C’è l’esigenza di attuare una politica che inverta la rotta per risanare i problemi che questa amministrazione ha creato. In merito alla Strada parco e Viale Marconi sostengo che sono due strade importanti per la città: la prima è un polmone verde per Pescara nord che permette di muoversi in bici o a piedi in sicurezza, la seconda è sempre stata un punto commerciale importante , ma messo in ginocchio dalla nuova caotica viabilità. Viale Marconi ha tante attività commerciali ma non è una via di passeggio, quindi per dare respiro ai commercianti bisogna almeno ripristinare la possibilità di parcheggiare in modo da permettere ai clienti di recarsi nei negozi. Esattamente come accaduto in via della Fornace Bizzarri , il Comune vuole creare un Ospedale di Comunità in Via 8 Marzo sacrificando il parco di quartiere. Continuano a depauperare il verde cittadino senza pensare al nostro futuro. Basti pensare alla mattanza di alberi che l’Amministrazione sta facendo in tutto il comune. A me piacerebbe una città in cui si piantano nuovi alberi e non dove si tagliano. A Pescara si potrebbe attivare un protocollo secondo il quale chi a qualunque titolo costruisce nel perimetro comunale abbia l’obbligo di donare degli alberi alla città.
Sicurezza.
Il quadrilatero centrale, che va da corso Vittorio Emanuele fino a via Leopoldo Muzii, è terra di nessuno. Chi frequenta o lavora in quei luoghi ci segnala punti particolarmente caldi in Piazza Santa Caterina fino ad arrivare ai portici di Piazza Salotto in cui, soprattutto nelle ore serali e nella zona più interna, sembra ci siano altissime situazioni di rischio. Quando il centro cittadino è compromesso vuol dire che siamo in una città non sicura. Dobbiamo lavorare per migliorare la situazione. In centro come nelle periferie , che sono zone potenzialmente ancora più a rischio si deve attuare un massiccio controllo con forze dell’ordine che anche a piedi monitorano costantemente la città. Ci vogliono le forze dell’ordine per offrire ai tanti cittadini onesti , una sensazione di sicurezza e nel frattempo scoraggiare gli atti criminali”.