Emergenza carceri: 1704 nuovi agenti in servizio nei penitenziari italiani, 44 in quelli dell’Abruzzo
Concluso il 183° corso allievi della Polizia penitenziaria, gli istituti penitenziari italiani potranno contare su nuovi preziosi inserimenti di personale.
In particolare, in Abruzzo verranno assegnati 12 nuovi agenti alla Casa circondariale di Pescara, 2 a quella di Lanciano e 30 saranno destinati al carcere di Teramo.
“I nuovi 44 agenti contribuiranno al miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, un’iniezione di forze nuove che darà sollievo agli istituti che soffrono le conseguenze di anni e anni di abbandono da parte dei governi precedenti”, ha dichiarato il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro.
Il commento dei parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia Etel Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa:
“Le nuove assegnazioni di oggi dimostrano tutta l’attenzione del governo Meloni per il nostro territorio. Ringraziamo il sottosegretario Delmastro per quanto sta facendo per la Polizia penitenziaria, continueremo a lavorare al suo fianco per il bene del nostro territorio”.
Intanto si continua a parlare dell’emergenza morti in carcere: il 29 Giugno a Roma, alle ore 14:00 in Baldovinetti, si si svolgerà un tavolo dedicato, con la partecipazione dei Familiari delle Vittime d’Italia, tra i quali i parenti di Patrick Guarnieri, e numerosi esponenti politici, associazioni e rappresentanti di sindacati.
A sostegno dell’iniziativa del presidente del coordinamento Codice Rosso, anche il presidente dei Diritti umani dei detenuti Nagidia Di Rocco e l’associazione Abbattiamo le Mura, Asperger Abruzzo.
Il tavolo, oltre a dare solidarietà e assistenza legale, punta a realizzare un progetto che verrà presentato in Parlamento per dire “Basta!” alle morti in carcere e ai diritti umani negati e a sostenere ciò che la Comunità Europea stabilisce per la detenzione carceraria e per i casi pilota: pene alternative per gli individui affetti da patologie incompatibili con il sistema carcerario.
Nagidia Di Rocco, presidente dei diritti umani dei detenuti, afferma che le carceri italiane sono tra le peggiori d’Europa: “Una sconfitta per quella che era una nazione faro e culla di Diritti e Civiltà”.
Il coordinamento Codice Rosso ribadisce che si tratta di un tragico bollettino: ad oggi sono 101 i morti, dei quali 52 dichiarati morti per suicidio, e solo pochi casi con un’inchiesta aperta. Come quello del giovane ventenne Patrick Guarnieri, morto nel Carcere di Castrogno, dove dall’inizio sono 4 i detenuti deceduti.