La foto rende più di molte parole: 80 cinghiali in branco, grandi e piccoli, lungo la Provinciale che collega Lanciano con Fossacesia e la Costa dei Trabocchi. Per il sindaco Di Giuseppantonio si tratta di “una situazione insostenibile e pericolosa”.
“Massima attenzione nel percorrere la Provinciale che collega Lanciano con Fossacesia e la Costa dei Trabocchi”. E’ l’accorato invito che il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, rivolge agli automobilisti, preoccupato dalle segnalazioni che gli sono giunte da parte della Polizia Provinciale in questi giorni sulla presenza di un gruppo di circa 80 cinghiali sulla ex strada statale 524 Lanciano-Fossacesia. Gli ungulati hanno già provocato alcuni incidenti con danni, fortunatamente, solo ai veicoli.
“Il problema esiste ed è anche grave – sottolinea Di Giuseppantonio -. La Lanciano-Fossacesia è un’arteria di collegamento importante, percorsa da bus di linea, auto, motociclisti, ciclisti. In questo periodo poi, sulla ex statale circolano famiglie che raggiungono le località marine della Costa dei Trabocchi e la loro sicurezza è una priorità. Tanto basta per manifestare, anche a nome di tanti altri sindaci, lo stato d’ansia al quale siamo sottoposti per una situazione che è divenuta insostenibile – prosegue Di Giuseppantonio, nella sua duplice veste di primo cittadino di Fossacesia e Vice presidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia -. Come sempre siamo in prima linea e ogni giorno raccogliamo le lamentele e le proteste per gli ingentissimi danni provocati dall’invasione di cinghiali soprattutto ai seminativi, per i sempre più frequenti avvistamenti nei centri abitati e per le condizioni di pericolo che si corrono su molte strade. Una presenza così massiccia che, tra l’altro provoca ripercussioni economiche per il settore agricolo ma anche agli ecosistemi stessi, visto che distruggendo prati e sottoboschi, gli ungulati causano squilibri alla piccola fauna, assestando un duro colpo alla biodiversità. Insieme agli altri sindaci abbiamo inviato note alle autorità competenti, interpellato legislatori nazionali e regionali perché si giunga a predisporre una legge che limiti la proliferazione dei cinghiali. Il quadro attuale è di una gravità tale, soprattutto in termini di sicurezza, che deve essere affrontato nel più breve tempo possibile”.