Il Segretario provinciale del SAPPE di Pescara Giovanni Scarciolla in una nota torna a denunciare una nuova aggressione nella casa circondariale di Pescara
“Nel pomeriggio di ieri, sabato 13 luglio, all’interno della casa circondariale di Pescara San Donato si è consumata l’ennesima aggressione da parte di un detenuto di etnia magrebina nei confronti di un agente di polizia penitenziaria . Il detenuto una volta entrato all’interno nella postazione dell’agente si è scagliato contro di lui con un’arma rudimentale colpendolo più volte sulla mano provocandogli diversi graffi ed ematomi .
Una situazione inverosimile all’interno della Casa Circondariale di Pescara complice il sovraffollamento della popolazione detenuta all’interno dell’istituto che ad oggi conta oltre 150 detenuti in più della capienza effettiva.
Gli agenti si ritrovano ad operare soli con in media 90 detenuti da gestire per sezione ed episodi di questo genere sono sempre più diffusi all’interno del carcere pescarese. Grava anche la carenza del personale in servizio presso l’istituto che limita gli agenti a lavorare con numeri inferiori alla media prevista. C’è poi da considerare che la polizia penitenziaria non è dotata di strumenti per difendersi da tali aggressioni come ad esempio il taser, arma invece in dotazione alle altre forze dell’ordine”. Conclude il Segretario Provinciale Giovanni Scarciolla.