L’artista internazionale Enzo Cucchi ha inaugurato il nuovo anno dell’Accademia delle belle arti dell’Aquila. E a marzo arriva Jan Fabre
L’accademia delle belle arti si avvicina ai 500 iscritti con tante novità e importanti investimenti in attrezzature che permetteranno agli studenti di lavorare con mezzi e metodologie altamente tecnologici. Un esempio è il braccio robotico utilizzabile per le grandi opere in pietra o altri materiali.
Fondamentale anche la sinergia con altri enti e associazioni, una serie di collaborazioni che pongono l’accademia sempre più a servizio delle esigenze della città e del suo tessuto sociale.
Enzo Cucchi, che ha inaugurato il nuovo anno accademico dell’Accademia delle belle arti dell’Aquila, è uno degli artisti più prolifici e innovativi della scena contemporanea, punto di riferimento anche per intenda affacciarsi all’espressione artistica.
Cucchi è nato nel 1949 a Morro d’Alba, nelle Marche. È stato uno dei principali esponenti della Transavanguardia, il movimento artistico emerso in Italia negli anni ’70 e ’80 come reazione all’arte concettuale e minimalista che dominava il panorama artistico dell’epoca.
Guidata da artisti come Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino e Nicola De Maria, la Transavanguardia propose un ritorno alla pittura figurativa, all’uso del simbolismo e dei riferimenti alla tradizione artistica italiana mescolati con elementi di espressionismo astratto e primitivismo. Il movimento rappresentò una rivitalizzazione della pittura anche attraverso la sfida alle tendenze dominanti dell’arte contemporanea. La Transavanguardia superò ben presto i confini nazionali, anche grazie all’impegno del suo teorico e promotore, il critico d’arte Achille Bonito Oliva.
Le opere di Enzo Cucchi sono caratterizzate da un linguaggio simbolico e figurativo, spesso influenzato dalla cultura popolare e dall’arte primitiva. Cucchi ha esposto in tantissime mostre internazionali ed è considerato uno dei più importanti artisti contemporanei italiani.
Durante il suo dialogo con gli studenti aquilani Cucchi ha offerto loro una raccomandazione personale:
“Non ascoltate consigli”
Dagli anni ottanta Cucchi prosegue con coerenza la sua ricerca esponendo con successo nelle rassegne d’arte più significative, come la Biennale di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, e nei più importanti spazi istituzionali dedicati all’arte contemporanea (la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, il Palazzo Reale a Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, il Museo nazionale di Capodimonte a Napoli, il Musèe d’art modern di Saint-Etienne Metropole), maturando nel tempo un’esperienza eccezionale del sistema dell’arte, ma, soprattutto, restituendo l’immagine di una creatività in perenne movimento.
Una lezione preziosa l’incontro odierno con le giovani leve che l’Accademia ogni anno forma e prepara alle sfide del futuro rinnovandosi anno dopo anno per essere sempre quel modello di innovazione e ricerca che fu presupposto della sua nascita nel 1970.
“Con orgoglio e dopo la mia riconferma, inauguro un nuovo anno accademico – ha dichiarato il presidente Rinaldo Tordera – ricco di novità per la vita della nostra istituzione. Progetti innovativi resi possibili dal lavoro di tutto il personale ABAQ ed in particolare da un corpo docente, che ringrazio, sempre più qualificato e consapevole del ruolo che la nostra accademia riveste per il territorio. Ci attende, infatti, un triennio, e non solo un anno, di iniziative importanti che danno lustro e faranno conoscere ancora di più la nostra istituzione come luogo di creatività e altissima formazione artistica”.
Marco Brandizzi, neo Direttore ABAQ, ha aggiunto:
“È particolarmente emozionante inaugurare di nuovo, dopo due mandati, l’anno accademico di questa prestigiosa istituzione. Apriamo il nuovo anno con un’ulteriore crescita degli iscritti, passati da 456 a 485, e con ottimi dati sull’orientamento con 20 istituti contattati non solo in Abruzzo ma anche in Molise e nell’anconetano. È stato approvato e inviato al MIUR per l’approvazione un nuovo biennio di Fumetto, richiesto esplicitamente dagli studenti. Probabilmente il prossimo anno istituiremo un biennio di animazione, il primo o tra i primi istituiti dalle accademie. Insomma anche questo anno sarà ricco di progetti e iniziative: grandi nomi verranno a L’Aquila, come Jan Fabre, che sarà da noi il 14, 15 e 16 marzo prossimo per la prima rappresentazione in Italia di una sua opera teatrale. Un’occasione eccezionale, imperdibile per il pubblico non solo aquilano”.