Equità e sviluppo: domani l’Ugl in piazza Martiri a Teramo

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Domani, 28 settembre, l’Ugl in piazza Martiri a Teramo nell’ambito della mobilitazione “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo”

L’iniziativa, prevista dalle 9.00 alle 13.00, punta a ribadire con forza le proposte del sindacato, indirizzate a valorizzare il carattere sociale della prossima Legge di bilancio che il Governo si appresta a varare e che il Parlamento dovrà approvare entro il 31 dicembre.
“Il 2025 – si legge nella nota dell’UGL – può e deve essere l’anno della svolta definitiva. Malgrado segnali di ripresa evidenti, persiste la percezione di incertezza in cui si trova l’Italia e che pesa sull’economia e sulle famiglie. Per questo scendiamo in piazza, per chiedere di dare sostegno alle famiglie e ai settori produttivi, valorizzando gli elementi positivi emersi a partire dal 2022, soprattutto in materia di occupazione e di progressivo recupero del potere d’acquisto degli stipendi”.
In particolare, l’UGL chiede una nuova politica dei redditi e la rivalutazione delle pensioni, fermare le stragi sul lavoro e sostenere le famiglie e l’occupazione.
“Per quanto riguarda il sostegno al potere d’acquisto, chiederemo di inserire nella manovra il taglio del cuneo fiscale, la detassazione del welfare aziendale, premi di produttività e aumenti contrattuali, incentivi alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, rivalutazione degli assegni pensionistici.
Per sostenere le famiglie: adozione del quoziente familiare, sgravi per le assunzioni di giovani, donne e categorie svantaggiate, sostegno al reddito delle famiglie disagiate, investimenti su scuola, sanità e politiche sociali anche attraverso i fondi del Pnrr. Per fermare le stragi sul lavoro: utilizzo dell’IA per la sicurezza sul lavoro, assunzione di ispettori e potenziamento dei controlli, destinazione delle risorse Inail per interventi sulla sicurezza e, infine, maggiore formazione”.
Il Segretario UGL Teramo Alberto Di Battista spiega che nel mese di ottobre si aprirà il tavolo di confronto con il Governo per discutere della manovra finanziaria e presentare le proposte del sindacato:
“Per immaginare un’Italia proiettata verso il futuro serve un Patto per il Lavoro per affrontare le sfide cruciali su politiche industriali, transizione energetica e rilancio del Mezzogiorno. Nessuna richiesta impossibile. Tutte cose che si possono ottenere con grande senso di responsabilità se il Governo, come siamo certi, saprà ascoltare chi, come noi, vive ogni giorno la realtà del Paese”.