Erosione coste: il metodo semplice e naturale delle dune

Dune di sabbia a riparo degli stabilimenti balneari come metodo efficace per contrastare l’erosione della costa, al nord è già consuetudine da decenni, in Abruzzo ancora pochi lo adottano.

Un sistema tanto semplice quanto rivoluzionario: dune di sabbia alte anche due metri a riparo degli stabilimenti balneari. Adottato in via sperimentale da diversi balneari lo scorso anno, in molti lo hanno riproposto quest’anno e a vedere come hanno retto dalle violente mareggiate degli scorsi giorni, sembra proprio che funzionino. Il sistema, davvero elementare, ce lo illustra il presidente della Sib Confcommercio Abruzzo Riccardo Padovano:

“Il mare come giunge impetuoso non trova davanti a se una barriera rigida, ma morbida, praticamente assorbente e questo gli consente di ritirarsi trascinando con sè la sabbia riformando di fatto la battigia. Con gli scogli, al contrario – spiega ancora Padovano – il mare tende a sovrastarli creando i danni che purtroppo conosciamo tutti.”

Per realizzarli costi contenuti, si tratta solo di pagare la manodopera e le ruspe necessarie ad accumulare la sabbia e creare le dune, un metodo, dunque, semplice, ma anche naturale, perché prima le spiagge, anche quelle abruzzesi, erano piene di dune e la loro funzione era proprio quella di contrastare l’avanzare del mare. In Abruzzo sono già diversi i balneatori che hanno adottato questo sistema, ma non sarebbe sbagliato coinvolgere anche la Regione in un progetto complessivo:

“Si tratta solo di mettersi intorno a un tavolo – spiega ancora Padovano – e capire come si può creare un sistema che coinvolga tutti i balneatori abruzzesi e come la Regione puo’ dare un contributo, non solo in termini di progettualità”.

Si ma come la mettiamo con la visuale del mare? Già abbastanza compromessa con lo sfruttamento del suolo, e non solo per realizzare gli stabilimenti, ma, anche troppo insediamenti edilizi?:

“Se fate una ricerca su Google scoprirete che in molte località, in particolare della costa romagnola, hanno sistemato in modo tale queste dune da renderle perfino percorribili, quesi come fossero promenades sopraelevate. Noi balneari siamo i primi difensori dell’ambiente e certamente queste dune sono molto più sostenibili di inestetici scogli che deturpano il paesaggio”.

Luca Pompei: