Al via il processo per l’esplosione scuola Piano d’Accio: Comune parte civile, così é stato stabilito in udienza stamane.
A due anni dall’esplosione che devastò la scuola materna di Piano d’Accio é cominciato stamane il processo per disastro colposo a carico dell’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Cesari (già ai domiciliari per un’altra inchiesta sulla metanizzazione di alcuni comuni del casertano), di Daniele Spiaggiari, consigliere d’amministrazione di Cpl, del direttore di area tecnica Alfredo Lupi, del responsabile della commessa Walter Lucidi e del preposto di cantiere Massimo Lancia. Davanti al giudice Flavio Conciatori tutte le parti in causa, ed anche il Comune di Teramo che si é costituito parte civile, una decisione osteggiata dagli avvocati difensori visto che l’amministrazione comunale aveva già ricevuto un risarcimento di 171.218 euro. Opposizione rigettata dal giudice. L’episodio, che poteva avere conseguenze tragiche se al momento dell’esplosione nella scuola ci fossero ancora stati i bambini, é avvenuto nell’ottobre di due anni fa, fortunatamente appena due ore dopo la fine delle lezioni per i 74 piccoli che frequentavano la struttura. A processo l’ex presidente Cpl Cesari ed altri 4 dipendenti dell’azienda modenese, che, secondo la pubblica accusa sostenuta dal Pm Stefano Giovagnoni, non avrebbero garantito il rispetto delle norme di sicurezza nella tenuta del vano caldaia.