Etica e sicurezza: a L’Aquila c’è l’esperta Paola Guerra

All’Aquila per tre giorni Paola Guerra, fondatrice della scuola internazionale etica e sicurezza. La sua esperienza è nata proprio nel capoluogo di regione dopo il sisma. Una tre giorni per parlare delle varie sfaccettature della sicurezza con tanti manager di aziende italiane. L’Aquila è un modello, spiega la professoressa

La sua esperienza è nata proprio a L’Aquila, dopo il sisma. I temi che verranno affrontati in questi tre giorni nel capoluogo dell’Abruzzo riguardano le varie sfaccettature della sicurezza. In città saranno  presenti più di 70 manager ai vertici della sicurezza di alcune delle più importanti aziende italiane e internazionali.

L’attività di Paola Guerra, partita proprio dall’Aquila e dal 2009, si prefigge di applicare le procedure delle grandi emergenze a tutti i settori della sicurezza, pubblica e privata. L’Aquila rimane un modello, in grande esempio per il settore della sicurezza.

La professoressa Paola Guerra, che si occupa da sempre di Security Management, affianca istituzioni e grandi aziende con la consulenza e la formazione nella gestione dei temi legati alla Sicurezza, al Rischio e all’Emergenza.

La Guerra ha partecipato all’innovativo progetto SPACE (Security Protection Against Crime and Emergencies) dell’Università Bocconi e, dopo aver fondato la Scuola Internazionale Etica & Sicurezza e l’omonimo Centro Studi, ha contribuito alla formazione dei massimi vertici della sicurezza pubblica e privata in Italia.

Paola Guerra è studiosa di psicologia cognitiva, neuroscienze e psicologia dell’emergenza con attività di studio e ricerca presso l’Università di Padova. Nata da una famiglia di membri delle forze dell’ordine, si è occupata di molte delle grandi emergenze dell’Italia, dal terremoto dell’Aquila, alla sicurezza legata ai rischi del terrorismo, ai temi legati alle violenze nei confronti delle donne fino all’emergenza Covid.

“Le donne hanno le skills ideali per questo settore: precisione, determinazione, visione d’insieme si affiancano a caratteristiche come empatia, comprensione e senso di protezione, tutti elementi basilari per gestire i livelli di complessità del nostro mestiere”, dichiarò la Guerra quando venne eletta presidente dell’associazione Asis.