I gruppi consiliari del Partito Democratico Consiglio Regionale e in Consiglio Comunale tornano a occuparsi dell’area ex Fea a Pescara
«Nel corso dei quasi 5 anni passati dall’affidamento dell’area da parte della Regione alla società “Fea” al fine una sua valorizzazione culturale – ha dichiarato al Tg8 il consigliere comunale Francesco Pagnanelli – abbiamo constatato attraverso molteplici interpellanze, interrogazioni, mozioni e denunce pubbliche come la situazione sia impantanata, e manchi la volontà della Regione di sbloccarla. Dall’altro lato, il Comune di Pescara non sembra interessarsi della situazione, con uno scaricabarile indegno tanto più per la posizione, e continuando a creare disagi ai residenti».
La cosa più grave -rimarcano i dem – è che, a seguito delle indagini effettuate nel sottosuolo, l’area è risultata inquinata, tanto è vero che è in vigore una ordinanza comunale che vieta l’utilizzo dell’acqua presente all’interno del sito, relativamente alla falda acquifera. Situazione che viene chiarita nel dettaglio dal consigliere regionale Antonio Blasioli.
«Occorre dunque al più presto una bonifica che però è incagliata tra la ricerca del soggetto inquinatore, prevista dal Testo Unico in materia di Ambiente, e che non ancora viene avviata perché non è ancora partito il piano di caratterizzazione. C’è inoltre un altro scaricabarile tra il concessionario e la Regione Abruzzo su chi debba sostenerne i costi e se la Regione debba restituire quanto già speso dal concessionario per alcuni interventi. Riteniamo che non sia più ammissibile continuare a mantenere l’area “sequestrata” come ormai si trova da oltre quattro anni, precludendone l’utilizzo e alimentandone il degrado con cui i residenti e la Città tutta sono costretti a convivere. Nel frattempo, la società affidataria dell’area ha chiesto una proroga complessiva per ulteriori 4 anni del termine necessario per i lavori e conseguentemente anche di quello per la gestione, nonostante il primo termine, quello per effettuare i lavori, sia già scaduto lo scorso 4 aprile 2023. È il momento della responsabilità: chiediamo alla Regione di fare chiarezza in merito alla volontà del soggetto gestore, alla Provincia, ente deputato a farlo, di rintracciare celermente le responsabilità dell’inquinamento, e al Comune di battersi affinché l’area ex Fea possa essere valorizzata. I residenti e i pescaresi tutti non meritano questa situazione di degrado e abbandono: l’area va bonificata e valorizzata al più presto possibile; se necessario, quindi, la Regione trovi le risorse economiche necessarie almeno per la bonifica».