Ne siamo consapevoli: in Abruzzo parlare di grigliata senza… ciccia è un’operazione di lesa maestà; ad essere regale, si sa, è l’arrosticino, con agnello e salsicce ciambellani di corte

Tuttavia, seppure con il rischio fondatissimo di raccogliere insulti social, riteniamo dovere di cronaca raccontare anche della passione crescente per il veganesimo, persino nella nostra regione. È proprio da questo mondo parallelo che arrivano le ricette per la grigliata animalista, quella che sulla brace, al posto degli animali morti, ci mette le verdure vive, cioè fresche, oltre a tofu, seitan, muscolo di grano, soia, salse, spezie, erbe.

Peperoni, melanzane, zucca e zucchine, patate, burger o salsicce vegane, e persino la frutta, sulla brace si può mettere di tutto. Pare, per esempio, che abbrustolire le pesche tagliate a metà e condite con una goccia di aceto balsamico e una foglia di basilico sia una autentica specialità. Secondo Animal Equality oggi è possibile realizzare un vero e proprio barbecue – con profumi, sapori, salse e contorni – anche senza carne o derivati animali. Sul web si possono trovare tante ricette e combinazioni variegate, ma forse la migliore è quella che non è stata ancora inventata. Perché non provarci? Forse la foto della vostra grigliata vegan scatenerà le contumelie della rete, ma almeno riceverà applausi dagli animali e dal pianeta.