Filovia Pescara, appello alla politica responsabile

Il vice presidente Maurizio Biondi ha commentato così l’intervento del capogruppo Piero Giampietro sui bus elettrici annunciati sulla Strada parco:

“La responsabilità del passato pesa, l’occasione del presente si coglie, la costruzione di un futuro utile e praticabile costituisce la missione della politica responsabile. Su questa triste vicenda è tempo di smarcarsi da un progetto sbagliato, impossibile da realizzare sull’unico corridoio verde della Città di Pescara”. Come dargli torto?

Il capogruppo del Partito Democratico, con l’intervento pubblico odierno, ha preso atto che il servizio di trasporto rapido di massa vanamente annunciato sulla Strada Parco Montesilvano-Pescara dal lontano 1997, sconterebbe gravi problemi di sicurezza e transitabilità a prescindere dal sistema di trazione dei vettori impiegati.

È necessario, pertanto, che decisori e oppositori assumano la responsabilità di abbandonare l’idea della Filovia mai nata, foriera di irrisolti conflitti tecnici urbanistici e sociali, e decidano una buona volta di ricercare una soluzione condivisa e sostenibile che preservi la funzione sociale infungibile della Strada parco sulla mobilità dolce davvero sostenibile.

Nel merito, giova ricordare che ai tavoli tecnici del 2015 denominati “Operazione verità”, il Governatore Luciano D’Alfonso aveva ufficializzato l’impegno alla risoluzione “ex lege” del procedimento filoviario, propedeutica all’acquisto di piccoli bus elettrici compatibili con la promiscuità di ciclisti e pedoni e con lo stato precario dei luoghi palesemente inadeguati al trasporto rapido collettivo in sede propria.

L’elezione al Senato della Repubblica nel corso del mandato regionale interrotto, insieme alla scelta sbagliata di nominare alla presidenza TUA il padre putativo del Phileas, dottor Tullio Tonelli (in sostituzione del dimissionario Professor Luciano D’Amico), hanno poi impedito la realizzazione dei buoni propositi enunciati e divulgati a mezzo stampa.

Il Comitato auspica che l’autorevole deputato D’Alfonso voglia riprendere il filo logico del fondato ragionamento del 2015 onde promuovere – presso il Consiglio Regionale titolare del procedimento incompiuto – gli atti necessari all’attribuzione delle responsabilità in capo alla controparte gravemente inadempiente. La quale non ha onorato alcuno degli impegni assunti col contratto di fornitura e montaggio stipulato il 21 maggio 2007.