Firenze: tre misure cautelari per crollo in cantiere supermercato

Tre misure cautelari disposte dal Gip di Firenze nei confronti degli indagati per il crollo del cantiere Esselunga in cui morì anche un operaio abruzzese

Il crollo del supermercato in costruzione avvenne avvenne in via Mariti, a Firenze, il 16 febbraio del 2024. Il disastro provocò la morte di 5 operai.

Gli arresti domiciliari sono stati disposti per il legale rappresentante della Rdb.Ita Alfonso D’Eugenio, mentre per i due ingegneri Carlo Melchiorre e Marco Passaleva è scattata l’interdizione:
nove mesi per il primo e sei mesi per il secondo.

Il geometra Alfonso D’Eugenio, a febbraio, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore unico delle società Rdb.Ita e Italprefabbricati, entrambe di Casoli di Atri (Teramo). L’ex rappresentante legale della Rdb.Ita è accusato di omicidio colposo e lesioni colpose.

La Italprefabbricati Spa, che ha da poco riavviato l’attività, precisò che, “pur essendo stata interessata da un provvedimento di sequestro preventivo nell’ambito del procedimento penale pendente presso il Tribunale di Firenze, è completamente estranea ai fatti oggetto di accertamento penale, non avendo mai svolto alcuna attività nel cantiere interessato dal crollo né avendo avuto alcun ruolo, diretto o indiretto, nelle vicende oggetto di indagine”.

Nell’incidente sul lavoro morì anche un operaio di Montorio al Vomano di 59 anni, Luigi Coclite.