Fondazione Marcinelle, nascono malumori politici

Istituzione Fondazione Marcinelle: “il percorso di nascita non rispecchia la natura collettiva della tragedia”, affermano due sindaci e il consigliere regionale Blasioli

Lo scorso 27 dicembre la Regione Abruzzo ha approvato una legge che istituisce la fondazione “Marcinelle dueseidue”, a riprova dell’importanza di preservare la memoria di una delle più luttuose catastrofi minerarie della storia. Tuttavia, la decisione di escludere dal percorso che ha portato alla legge i Comuni di Lettomanoppello e Turrivalignani, nonché le associazioni “Minatori vittime del Bois du Cazier”, “Marcinelle per non dimenticare” e “Voci della Miniera”, impegnate da anni nel tramandare alle nuove generazioni la memoria di quell’immane tragedia del lavoro, “costituisce motivo di profonda preoccupazione”, per il consigliere regionale Antonio Blasioli e i sindaci di Lettomanoppello e Turrivalignani Simone D’Alfonso e Giovanni Placido.

“Tagliare fuori questi comuni e ignorare il contributo delle associazioni”, hanno affermato in una conferenza stampa, “ha rappresentato infatti un affronto alla storia condivisa e agli sforzi di coloro che, più di altri, si sono spesi per mantenere vivo il ricordo del dramma occorso l’8 agosto 1956. La tragedia ha coinvolto più comunità, e ogni luogo colpito merita di essere parte integrante di questo progetto, affinché tutte le 60 vittime abruzzesi vengano onorate. Se con l’emendamento approvato dal consigliere Blasioli è stata data la possibilità a tutti i comuni toccati dalla tragedia e alle associazioni di far parte della Fondazione, a destare ulteriore preoccupazione è il dialogo tra il proponente della legge Sospiri e il comune di Manoppello. Non vorremmo” -hanno aggiunto -“che gli altri comuni, già tagliati fuori dalla scelta della sede (scelta in autonomia quando invece si chiedeva che fosse il consiglio di amministrazione a decidere collegialmente), siano ora tenuti in disparte anche per quanto concerne le scelte fondamentali relative alla nascita della Fondazione, o peggio ancora che siano spettatori di una Fondazione priva dei mezzi per operare concretamente. Stupisce infatti che l’emendamento che proponeva di aumentare lo stanziamento previsto da C 50.000 a C100.000 non sia passato, considerato che difficilmente la prima somma potrà garantire la costituzione ex novo della Fondazione, anche perché lo stanziamento del 2023 è già andato perduto per mancato impegno.
La decisione di limitarsi esclusivamente al comune di Manoppello, designato quale unica sede della Fondazione, non rispecchia quindi la natura collettiva della tragedia di Marcinelle e rischia di trascurare l’impegno degli altri comuni implicati. Auspichiamo”, hanno concluso Blasioli e i sindaci- “che la Regione Abruzzo possa tornare sui propri passi, costituendo subito un tavolo con tutti i comuni e le associazioni interessate al fine di arrivare rapidamente a quello statuto condiviso che è mancato fino ad oggi”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.