Ha voluto scrivere una propria nota, un folto gruppo di lavoratori della Fondazione Papa Paolo VI, per prendere le distanze da quanto dichiarato nei giorni scorsi dai sindacati.
Ben cinque sigle sindacali si erano espresse in modo polemico nei confronti dell’Arcivescovo di Pescara Penne Mons. Tommaso Valentinetti, in qualità di presidente della Fondazione, per il suo presunto disinteresse nei confronti della situazione in cui versa l’istituto, legata al calo di utenze e alla chiusura di diversi centri. Elementi questi che metterebbero in pericolo il futuro di 450 persone tra operatori sociosanitari ed amministrativi. Dal suo canto Valentinetti si era detto dispiaciuto della presa di posizione dei sindacati, precisando che all’incontro dei giorni scorsi erano presenti, in sua vece, un suo delegato ed il direttore dell’Ufficio Personale. Nella giornata di ieri la nostra redazione è stata contattata da un gruppo di lavoratori che si è detto sconcertato dall’attacco dei sindacati nei confronti di Mons. Valentinetti e che questi non rappresentano tutto il personale, e ci ha chiesto di pubblicare questa breve nota:
“Noi operatori che rappresentiamo la maggioranza della stessa ci asteniamo vivamente dalle dichiarazioni dei rappresentanti sindacali, inoltre ribadiamo che il personale attualmente impiegato ha i titoli e l’esperienza necessari per lo svolgimento della propria attività lavorativa, che l’approccio agli utenti grandi e piccoli che siano è di natura olistica e quindi presa in toto dall’individuo perché crediamo non di curare la persona, ma di prenderci cura della stessa, inoltre non ci risultano fughe di utenti, ma al contrario lunghe file di attese per usufruore dei servizi altamente professionali che le varie strutture offrono.”