Fondi europei: la Regione Abruzzo presenta due nuovi bandi

Tra i tanti compiti delle istituzioni c’è anche quello di rendere chiare ed accessibili le opportunità per fare impresa: per questo la Regione Abruzzo è impegnata nel diffondere contenuti e requisiti dei bandi legati alle risorse FESR ed FSE

Partendo da un plafond complessivo di 100 milioni di fondi europei, ieri ad Atessa sono state spiegate nel dettaglio le caratteristiche dei prossimi due bandi, uno da 27 e l’altro da 40 milioni di euro. Ad aprire l’incontro è stato l’assessore regionale alle Attività produttive, Daniele D’Amario, il quale ha risposto agli interrogativi delle piccole e medie imprese del territorio. Anche i successivi interventi, oltre a descrivere il bando nel dettaglio, hanno fornito delucidazioni  di natura tecnica e procedurale, esaminando passo per passo la modulistica necessaria.

I bandi, emanati dalla Regione Abruzzo per il programma Fesr 2021-2027, sono a “Sostegno agli investimenti produttivi finalizzati” – budget 40 milioni di euro – e “Sostegno a progetti di Ricerca e Innovazione delle imprese afferenti ai Domini tecnologici della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente RIS3 Abruzzo 21-27” – budget 27 milioni di euro.

Lo sportello per presentare le domande si aprirà, per il primo bando, il 12 settembre, con chiusura il 20 ottobre; per il secondo bando si aprirà il 19 settembre, per chiudersi il 27 ottobre.

Ad Atessa conclusioni affidate al presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intervenuto all’incontro dedicato a ‘Competitività, innovazione e ricerca: le nuove misure della Regione Abruzzo a sostegno delle imprese’.

“Con questi 67 milioni di euro e gli altri già messi in campo oltre ai bandi di prossima pubblicazione, – ha spiegato Marsilio – stiamo sopra i 100 milioni complessivi di fondi europei rispetto ai quali già cominciamo a movimentare le prime azioni a beneficio del sistema imprenditoriale abruzzese. Per noi si tratta anche di un impegno importante dal punto di vista economico perché la Regione contribuisce con un 18% di fondi propri – ha aggiunto Marsilio -. Quindi, su 100 milioni di euro di fondi europei investiti, 18 sono nostri, cioè del bilancio regionale. Tuttavia, non abbiamo voluto attendere la distribuzione del Fondo Sviluppo e Coesione, – ha sottolineato il Presidente – nonostante una buona parte di questi fondi possa essere destinata alla copertura di questa voce di bilancio anche per abbassare l’impegno delle Regioni. Invece, – ha proseguito – abbiamo pensato che le criticità legate alla crisi economica e all’inflazione non potessero attendere ancora. Del resto, in passato non abbiamo mai utilizzato i fondi della Coesione per cofinanziare i fondi europei. La verità è che per noi era essenziale mettere subito l’economia abruzzese nelle condizioni di ripartire e rilanciarsi attraverso l’accesso a queste risorse “Questi due bandi rappresentano il punto di partenza di un programma innovativo, all’insegna della semplificazione, velocizzazione e digitalizzazione delle imprese, che può contare su una dotazione economica importante per il comparto produttivo abruzzese”.

La sala del centro Agorà era affollata da rappresentanti delle imprese del territorio e da alcuni amministratori locali. Oltre a Marsilio e D’Amario, sono intervenuti anche  Carmine Cipollone, Autorità di Gestione dei fondi Fesr-Fse, e Germano De Sanctis, direttore del Dipartimento Sviluppo Economico e Turismo della Regione Abruzzo.

La Regione Abruzzo, ha ricordato l’assessore D’Amario, è stata tra le prime a partire con i bandi:

 “Abbiamo lavorato con rapidità e professionalità perché entro fine anno vogliamo uscire con l’elenco delle aziende che si sono aggiudicate i contributi. Abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni per allungare i tempi per le presentazioni che, slittando di una settimana, si chiuderanno rispettivamente il 20 e il 27 ottobre”.

Ad illustrare le strategie del FESR che la Regione metterà in campo nei prossimi sette anni è stato Carmine Cipollone:

“Questo è solo il primo di una serie di incontri, momenti di confronto come questi sono fondamentali ed è la stessa Unione europea che ci invita a promuoverli, proprio per valutare con gli stessi imprenditori quelle che sono le misure più efficaci. L’evento rappresenta la somma di tante attività svolte in queste mesi per arrivare alla definizione della nostra strategia”.

Germano De Sanctis è entrato nel dettaglio illustrando i bandi:

“Stiamo mettendo in circolo poco più del 10% della dotazione complessiva del FSER 21-27. Il primo avviso prevede un finanziamento fino al 70% a fondo perduto, per coloro che vogliono fare investimenti in nuovi macchinari, utili per rendere più competitiva l’azienda a parità di prodotto, abbattendo i costi dell’energia, riducendo i tempi di lavoro, elevando il livello di sicurezza. Il secondo, che consente alle piccole e medie imprese di fare innovazione industriale, prevede la copertura del costo del personale fino al 40% dell’entità dell’investimento proposto”.