La settimana scorsa si è tenuta la conferenza dei servizi che ha visto diversi enti e privati convocati per definire le ultime procedure prima della presentazione del progetto definitivo previsto per il 30 settembre 2021 relativo ai lavori resisi necessari dopo la frana che nel gennaio 2017 si è verificata a Casoli di Atri.
Nel gennaio del 2017 una frana lunga circa 250 metri con un’ampiezza di circa 80 metri e una profondità tra i 3 e 5 metri interessò il centro storico di Casoli di Atri costringendo più di 15 nuclei famigliari, residenti in due palazzine e case singole, a lasciare le proprie abitazioni. L’opera, finanziata per l’intero importo di 4 milioni 550mila euro con un contributo regionale, è rientrata sotto la disciplina dell’Usr (Ufficio speciale per la ricostruzione).
La riunione è servita per coordinare sin dalla progettazione definitiva ed esecutiva le fasi e le procedure di demolizione dei fabbricati (2 palazzi e 3 case), la realizzazione del Progetto Pubblico di messa in sicurezza del versante di 250 metri e la sistemazione delle aree dove oggi sono i fabbricati che saranno cedute al Comune. Intanto una casa privata, che non impatta sulla stabilità di tenuta della strada provinciale, è stata demolita nei giorni scorsi.
Durante la conferenza, nello specifico, è stato deliberato che la Società Hypro s.r.l. procederà alla redazione del Progetto definitivo come da disposizioni ricevute dall’ufficio Lavori Pubblici; i tecnici dei privati concorderanno con il gruppo di progettazione le modalità delle demolizioni e predisporranno il relativo progetto; il Comune di Atri trasmetterà il progetto definitivo dell’opera pubblica alla Regione Abruzzo per l’approvazione definitiva; la Provincia di Teramo esprimerà il parere favorevole purché venga preservata la stabilità della strada.
“Con questo ulteriore passaggio – commenta Domenico Felicione – si stabiliscono i prossimi passaggi per la messa in sicurezza del versante e per tutti i lavori resisi necessari. Questo incontro è stato importante per coordinare sin dalla progettazione definitiva ed esecutiva le fasi e le procedure di demolizione dei due palazzi e delle due case pericolanti e la realizzazione del Progetto Pubblico di messa in sicurezza del versante di 250 metri. Ringrazio quanti hanno partecipato e tutti coloro che, a vario titolo, stanno facendo la loro parte per la messa in sicurezza e la sistemazione urbana dell’intero versante che diventerà godibile dall’intera collettività”.